Dal 1999 è stato dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Ma, nonostante che siano passati più di vent’anni, il sito di Villa Adriana (nella foto principale, una veduta dall’alto) a Tivoli, alle porte di Roma, continua a essere minacciato dall’apertura di una vicina discarica. L’area della residenza extraurbana costruita sotto l’imperatore Adriano (117-138 d.C.) rischia di nuovo di essere sommersa da una valanga di rifiuti che la Capitale non sa dove sversare. E così, dopo la bocciatura dell’insano progetto concepito una decina di anni fa e battezzato “discarica di Corcolle”, la nuova giunta del sindaco Roberto Gualtieri avrebbe intenzione di ribattezzarla “l’area su via Zagarolese” per comunicare entro marzo alla Regione Lazio la collocazione dell’impianto, aggirando o eludendo i vincoli e le polemiche già scoppiate a suo tempo, tra cui la minaccia dello stesso Unesco di cancellare il sito dal suo elenco.
“Siamo increduli, ancora una volta il sito Unesco di Villa Adriana, e l’Agro Romano Antico con i resti dei meravigliosi acquedotti, sono minacciati dallo scellerato progetto di creare una discarica, che comprometterebbe il valore storico, archeologico, naturalistico ed identitario di luoghi preziosi che il mondo ci invidia”, ha dichiarato al quotidiano Il Messaggero l’attore Urbano Barberini, già assessore alla Cultura di Tivoli, portavoce del Comitato che da anni si batte in difesa di una delle aree più integre e belle della campagna romana. E al suo fianco, si sono subito schierati l’Associazione Ponte Lupo-Il Gigante dell’Acqua, gli ambientalisti e cittadini della zona.
Tutti erano convinti che ormai la sentenza emessa dal TAR nell’ottobre 2020, convalidando di fatto il parere negativo espresso da Roma Capitale nella conferenza di servizi del 2019, avesse messo fine a questa assurda ipotesi, peraltro già bocciata nel 2012 dal governo di Mario Monti con le conseguenti dimissioni del prefetto commissario Giuseppe Pecoraro. Le autorizzazioni per la discarica in quella cava sono decadute e non si capisce come sia stato possibile, dopo tante sentenze e atti amministrativi, mantenere il sito nella lista dei potenziali candidati.
In un corsivo pubblicato sul Corriere della Sera, Gian Antonio Stella ha commentato in tono caustico: “Sim Salabim! esclamava Silvan: e dal cilindro vuoto traboccavano conigli. Manco un genio come il Mago di Venezia sarebbe riuscito nel prodigio prodigioso tentato dal Comune di Roma: riciclare la vecchia idea di una discarica accanto a Villa Adriana, seppellita sotto un diluvio di polemiche, con un trucchetto da giocatori di bussolotti”. Quello, appunto, di cambiare nome al progetto “trasferendolo” da Corcolle (frazione della Capitale, situata in zona Z) a Zagarolo, il vicino Comune della città metropolitana di Roma da cui prende nome la strada lungo la quale dovrebbe essere realizzata la discarica.
Da qui, come ricorda l’autore dello stesso articolo, riemergono tutte le polemiche che erano già sorte allora: “Sulla perizia che spacciava il Castello medievale di Corcolle (nella foto sopra) come un ‘anonimo manufatto edilizio’. Sulle piene che gli abitanti ricordavano per le ‘rare ma devastanti piene torrentizie’. Sulle falde che sarebbero state avvelenate nonostante fornissero una ‘importante quota di approvvigionamento idrico alla Capitale’. Sul fetore che a ogni folata di vento sarebbe finito dritto ad ammorbare i meravigliosi resti di quella villa che l’imperatore Adriano aveva voluto costruire proprio lì, sotto Tivoli, per il clima sempre fresco e ventilato”, a non più di settecento metri dall’area destinata alla discarica.
Proprio per evitare tutto questo, l’Associazione Ponte Lupo-Il Gigante dell’Acqua ha promosso con le aziende del territorio il progetto di un distretto archeologico rurale dell’agro romano tiburtino prenestino. “In questi anni – aggiunge il principe Barberini – abbiamo accolto visitatori da tutto il mondo che sono rimasti incantati dalla bellezza di questi luoghi e increduli quando gli abbiamo raccontato che nelle vicinanze avrebbero voluto fare una discarica per i rifiuti. Ferisce la consapevolezza che in Italia le istituzioni possano pensare di proporre un tale scempio. Continueremo a essere le sentinelle di questo territorio e lotteremo con le armi della cultura per la cultura e per la nostra storia”.
Sulla storia e sulle caratteristiche archeologiche di Villa Adriana, si può consultare il sito “Le Villae”, dove si trovano anche gli orari delle visite e le modalità per prenotare i biglietti: https://www.levillae.com/i-luoghi/villa-adriana/