A 500 anni dalla scomparsa di Raffaello, l’eccezionale mostra a lui dedicata nelle Scuderie del Quirinale di Roma (dal 5 marzo al 2 giugno) non è soltanto un evento storico e artistico di straordinario interesse. In piena emergenza sanitaria nazionale contro l’epidemia di coronavirus, rappresenta anche un atto di forza e di fiducia che celebra il Rinascimento italiano, testimoniando la voglia di ripresa e di riscatto del nostro Paese nel momento più difficile dal dopoguerra, come dimostra l’immediata risposta del pubblico contro la paura. Con oltre 200 opere raccolte e prestate dai più importanti musei del mondo, tra cui il Ritratto di Leone X (nella foto) che tante polemiche ha provocato per il trasferimento da Firenze, l’Italia si riappropria così di un artista celeberrimo che rappresenta ai massimi livelli la nostra produzione artistica nel corso dei secoli.
È la prima volta che si realizza un’operazione di questa portata e con ogni probabilità non si ripeterà più. La mostra, curata da Marzia Faietti e Matteo Lanfranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro, è stata allestita con le Gallerie degli Uffizi, in collaborazione con la Galleria Borghese, i Musei vaticani e il Parco archeologico del Colosseo. A distanza di 500 anni dalla morte di Raffaello, sepolto secondo le sue ultime volontà nel Pantheon, l’esposizione racconta la sua storia e insieme quella di tutta la pittura figurativa occidentale che l’ha considerato un modello fondamentale.
Articolata intorno a un’idea originale, “Raffaello 1520-1483” ripercorre a ritroso l’avventura creativa del grande pittore e architetto, da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, fino alla nativa Urbino. Un incalzante flash-back che consente di ripensare il percorso biografico partendo dalla sua massima espansione creativa negli anni di Leone X. Risalendo il corso della vita di Raffaello di capolavoro in capolavoro, il visitatore potrà rintracciare così in filigrana la prefigurazione di quel linguaggio classico che solo a Roma, assimilata nel profondo la lezione dell’antico, si sviluppò con una pienezza che non ha precedenti nella storia dell’arte.
SCUDERIE DEL QUIRINALE
Via XXIV Maggio 16 – 00187 ROMA
E-mail: info@scuderiequirinale.it
call center +39 02-92897722
Orari di apertura al pubblico
Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00
Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura