RIFUGIO STORICO SULLE MONTAGNE DI LECCO RISCHIA LA CHIUSURA

RIFUGIO STORICO SULLE MONTAGNE DI LECCO RISCHIA LA CHIUSURA

Rischia di chiudere a fine giugno lo storico Rifugio “Casimiro Ferrari” dei Piani dei Resinelli, a 1300 metri d’altitudine sulle Prealpi di Lecco, da 70 anni base di partenza delle gite ed escursioni sulle montagne della zona. Legata ai nomi di guide famose come Walter Bonatti, Riccardo Cassin e Carlo Mauri, la costruzione risale all’inizio degli anni Cinquanta. Nel corso del tempo, è diventata una baita con una sala ristorante e sei stanze da letto. Laura Ferrari, figlia del noto alpinista a cui il rifugio è intestato, si è vista costretta a passare la mano, anche a causa delle difficoltà economiche provocate dall’emergenza da coronavirus.

La società monzese proprietaria della baita aveva già deciso di metterla in vendita prima dell’epidemia, non rinnovando a Laura il contratto di gestione e proponendole di acquistarla. Ma la figlia di Ferrari non era in condizioni di comprarla, anche perché occorre almeno un milione di euro per ristrutturarla e metterla a norma. Così ora un pezzo di storia dell’alpinismo italiano rischia di andare perduto.

Al momento non si sa se qualcun altro deciderà di comprare il rifugio o di rilevarne la gestione. Ma le norme di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria lasciano poche speranze in questo senso. La sala della ristorazione non dispone di spazi idonei e le stanze non offrono più di 18 posti letto. Occorrerebbe, perciò, un intervento pubblico – da parte del ministero dei Beni culturali e del Turismo – per assicurare la conservazione dell’edificio, consentendo eventualmente ai vecchi o nuovi gestori di proseguire l’attività commerciale.

 

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