Per il secondo anno consecutivo, Enel è stata premiata dall’International Financing Review (IFR), il principale fornitore al mondo di intelligence sul mercato globale dei capitali, come “Sustainable Issuer of the Year” nell’ambito degli IFR Awards 2020. È un riconoscimento all’impegno del Gruppo verso una strategia sostenibile che si traduce in innovazione nel mercato della finanza attraverso una nuova gamma di strumenti di finanziamento connessi all’approccio aziendale legato alla sostenibilità (nella foto, il rendering della sede centrale che sarà ristrutturata a Roma).
Il nuovo Sustainability-Linked Financing framework di Enel ha incorporato la strategia legata alla sostenibilità attraverso strumenti tra cui obbligazioni, prestiti e commercial paper. Nel 2020, il Gruppo ha anche innovato nel mercato dei derivati, con il primo bilateral sustainability-linked cross-currency swap al mondo.
“Per il nostro Gruppo, sostenibilità è uguale a valore”, afferma Alberto De Paoli, Chief Financial Officer di Enel: “I premi IFR confermano ulteriormente questa equazione, riconoscendo il nostro framework di finanziamento legato alla sostenibilità, uno strumento innovativo che siamo stati i primi a lanciare e che da allora è stato replicato da altre aziende in tutto il mondo. La flessibilità del framework ci rende relativamente facile aggiungere altri strumenti di finanziamento e, per il 2021, stiamo prendendo in considerazione nuovi strumenti legati alla sostenibilità “.
Enel ha selezionato due KPI per il framework, concentrandosi sulla riduzione delle emissioni di gas serra “scope 1” e aumentando la percentuale di energia rinnovabile, in linea, rispettivamente, con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) 13 “Lotta contro il cambiamento climatico” e 7 “Energia pulita e accessibile”. I sustainability performance target (SPT) vengono rivisti su base continuativa dal momento che il Piano Strategico del Gruppo è aggiornato annualmente.
Ora un terzo del debito lordo di Enel è sostenibile, mentre si prevede di raggiungere quasi il 50% nel 2023 e oltre il 70% nel 2030 attraverso il rifinanziamento e l’emissione di nuovo debito sostenibile, come delineato a novembre 2020, con il Piano strategico 2021-2023 che include una Vision di 10 anni al 2030.
A maggio 2020, Enel ha emesso un prestito sustainability-linked da 5 miliardi di euro, seguito da un SDG 7 Target Guaranteed Euro–Commercial Paper Program fino a 6 miliardi di euro nello stesso mese, un programma primo nel suo genere. Entrambi gli strumenti sono legati all’obiettivo SDG 7 delle Nazioni Unite. Il nuovo framework è stato annunciato insieme alla prima obbligazione sustainability-linked in sterline, al relativo bilateral sustainability-linked cross-currency swap, e ad un altro prestito legato alla sostenibilità da 1 miliardo di euro. L’obbligazione sustainability-linked da 500 milioni di sterline, a sette anni, è stata allineata ai principi delle obbligazioni sustainability-linked dell’International Capital Market Association (ICMA), con la second party opinion di Vigeo Eiris, e si è rivelata un grande successo dopo aver raccolto ordini per oltre 3 miliardi di sterline.
Con tale accordo, Enel è diventata la prima azienda a emettere obbligazioni sustainability-linked in tutte e tre le principali valute (dollari USA, euro e sterline) per aumentare la propria base di investitori. Questo traguardo ha consentito al Gruppo di sostanziare il valore delle proprie azioni di sostenibilità, stimando un “sustainability premium” medio di circa 15 bps sulle operazioni.
Enel ha emesso un innovativo derivato da 500 milioni di sterline per riconvertire in euro i suoi proventi in sterline. Il primo bilateral sustainability-linked cross-currency swap è stato uno dei primi strumenti di debito sostenibili che ha richiesto a una controparte bancaria di abbinare gli impegni relativi ai KPI di un’azienda ad impegni simili da parte della banca stessa.