Si chiama LUCE il progetto di formazione e inclusione sociale attraverso l’arte per i giovani abitanti del Rione Sanità di Napoli, presentato da Intesa Sanpaolo, Fondazione CON IL SUD e Fondazione di Comunità San Gennaro. L’iniziativa punta a suscitare ricadute positive, offrendo anche opportunità lavorative per i ragazzi e valorizzando il patrimonio storico-artistico del quartiere. A questi fini, saranno attivati workshop artistici rivolti a 60 ragazzi dai 16 ai 25 anni presso gli spazi della Chiesa di Santa Maria Maddalena, situata nel cuore della zona dei “Cristallini”, con attività teoriche e laboratori condotti da artisti e testimoni in ambiti come pittura, cinematografia, fotografia e conoscenza del territorio (nella foto principale, il murales di Cruz – credit Sergio Siano).
Durante uno dei percorsi formativi, i giovani coinvolti affrescheranno insieme a muralisti di fama internazionale, la chiesa e i vicoli più nascosti del Rione, reso celebre dalle opere di Eduardo De Filippo e dal film di Vittorio De Sica L’oro di Napoli (1954). Verranno aperti, inoltre, due nuovi infopoint presso la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, che sarà fruibile 7 giorni su 7 offrendo ai visitatori l’opportunità di accedere all’atelier dell’artista contemporaneo Jago e presso la Basilica di San Severo fuori le Mura, chiesa che ospita da dicembre 2020 l’opera “Il Figlio Velato” nonché le Catacombe di San Severo. Entrambe queste iniziative permetteranno l’inserimento lavorativo di alcuni giovani del quartiere.
Il progetto LUCE interviene su importanti asset strutturali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tra cui: il contrasto alle disuguaglianze, l’inserimento lavorativo di giovani in situazione di fragilità, la rigenerazione urbana in contesti marginalizzati, la valorizzazione del contributo del Terzo Settore alla società e allo sviluppo del Mezzogiorno. L’iniziativa si inserisce nel solco di quanto la Fondazione di Comunità San Gennaro e la Cooperativa La Paranza realizzano da anni nel Rione Sanità, attraverso progetti di formazione che prevedono il recupero e la valorizzazione delle risorse del territorio, come l’apertura al pubblico delle Catacombe di San Gennaro.
“Da oltre 10 anni, la Fondazione CON IL SUD investe nel Rione Sanità non soltanto in termini di risorse economiche, ma soprattutto stabilendo un rapporto di collaborazione e fiducia con la comunità locale”, dichiara Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD: “L’investimento che abbiamo fatto e continuiamo a fare con convinzione è sul capitale umano, la vera ricchezza di ogni territorio. Siamo contenti, quindi, di rinnovare il nostro impegno e di contribuire ancora una volta allo sviluppo di un quartiere che ha tanto da dare”.
Commenta Elena Jacobs, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo: “L’intervento è realizzato in co-progettazione da Fondazione CON IL SUD, Fondazione di Comunità San Gennaro e dalla Banca, che mette a disposizione, oltre al sostegno economico, il know-how specialistico maturato dal Gruppo in ambito sociale e culturale. Il progetto ha un duplice obiettivo: quello di riqualificare beni artistici in stato di abbandono in un quartiere di Napoli molto problematico, come il Rione Sanità, e quello di formare contemporaneamente alcuni giovani del territorio, affinché possano trovare nuove opportunità occupazionali legate al mondo dell’arte e del turismo. Intesa Sanpaolo conferma così, ancora una volta, l’impegno in termini di responsabilità sociale e culturale assunto nel Piano d’Impresa 2018-2021, realizzando un’azione di sistema al fianco di istituzioni, organizzazioni del Terzo Settore e società civile – rappresentata dagli artisti che trasferiscono con generosità il loro sapere attraverso workshop formativi – per promuovere la crescita sostenibile e inclusiva dei territori in cui opera”.