MUSEI E SITI DOMENICHE GRATIS

MUSEI E SITI DOMENICHE GRATIS

Con il ritorno di Dario Franceschini alla guida del ministero dei Beni culturali e del Turismo, dal 6 ottobre riprendono le domeniche gratuite nei musei e nei siti archeologici statali. Dopo le restrizioni imposte dal suo predecessore Alberto Bonisoli, viene ripristinata la formula per cui nella prima domenica di ogni mese l’ingresso sarà libero in molti luoghi della cultura e della “Grande Bellezza” italiana: dal Colosseo alla Reggia di Caserta, dagli scavi di Pompei al castello di Miramare.

In questa nuova fase d’avvio, il ministero precisa che per alcuni siti sarà previsto un numero massimo di ingressi contemporanei. Tutte le informazioni e l’elenco completo degli istituti coinvolti sul sito dei Beni culturali (www.beniculturali.it .

Lanciata nel 2014 da Franceschini, l’iniziativa ha permesso negli anni a oltre dieci milioni di persone di visitare musei e parchi archeologici senza pagare il biglietto. E questo non solo non ha danneggiato i loro bilanci, ma anzi ha giovato ai conti pubblici. Lo attesta, cifre alla mano, il sito “True Numbers” (www.truenumbers.it) specializzato nel cosiddetto “fact checking”, il controllo e la verifica dei fatti, contro la diffusione delle “fake news” o bufale che dir si voglia.

Con un grafico eloquente, l’analisi di “True Numbers” documenta innanzitutto che i musei pubblici non perdono soldi: tra il 2013 e il 2017, le entrate sono sempre aumentate fino a raggiungere l’anno scorso la cifra di 64,2 milioni di euro, con una media mensile di 5 milioni. Nel complesso, il patrimonio gestito dal ministero dei Beni culturali (musei, monumenti e aree archeologiche) ha registrato un totale di 193 milioni e 631 mila euro, in aumento di circa 70 milioni rispetto al 2013 quando gli incassi furono di 126 milioni e 417mila euro (+53%). Un trend positivo che ha permesso nel quinquennio migliaia di assunzioni nel settore.

Un altro dato confortante per l’apparato culturale italiano, fornito dallo stesso sito, è il numero dei visitatori dei musei. Nel 2013, gli ingressi sono stati 38 milioni 424 mila e 587, per poi salire nel 2017 a 50 milioni 103 mila e 996, con un incremento del 31%. L’anno scorso s’è registrato anche l’aumento più consistente rispetto all’anno precedente: 4 milioni 720mila e 123 ingressi più del 2016.

Per quanto riguarda in particolare le domeniche gratis, dal 1° luglio 2014 – quando entrò in vigore la legge che obbliga i poli museali italiani a non far pagare il biglietto a nessuno la prima domenica del mese – i visitatori dei 480 spazi che hanno approfittato dell’iniziativa sono stati 11.740.931. I due anni con il maggior numero di partecipazioni sono stati il 2015 (3.509.459 visitatori) e il 2017 (3.549.201).

Ma quanto hanno influito le domeniche gratis sulle visite? Il sito “True Numbers” ha calcolato che, su un totale di 160.307.339 milioni di ingressi (a pagamento e non) nel periodo 2014-2017, separando gli ingressi medi mensili da quelli delle domeniche gratis il risultato finale risulta positivo: i ricavi dei musei fra il 1° luglio 2014 e il 31 dicembre 2017 sono sempre aumentati. Ciò significa che le domeniche gratis non hanno provocato alcun danno, ma anzi hanno alimentato un effetto promozionale.

Alla luce di questi dati, è appena il caso di ricordare che il turismo rappresenta tuttora la nostra prima industria nazionale. E non c’è dubbio che i Beni culturali rappresentano un forme motivo di richiamo e di attrattiva, sia per i visitatori italiani sia per quelli stranieri.

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