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MILANO, GALLERIE D’ITALIA: CINQUE OPERE “LUMINOSE” DI DAN FLAVIN (MINIMAL ART AMERICANA)

Fino al prossimo autunno 2023, le Gallerie d’Italia – Milano in piazza della Scala (nella foto sopra) presentano un importante nucleo di opere di Dan Flavin appartenenti alla Collezione Luigi e Peppino Agrati confluita, grazie al lascito del Cavalier Luigi Agrati, nel patrimonio storico-artistico tutelato e valorizzato da Intesa Sanpaolo. Saranno esposte nella Sala delle Colonne e lungo il percorso museale, illuminando le sale con nuovi colori in relazione ai pezzi dell’esposizione permanente.

GALLERIE MI Dan Flavin 1

Dan Flavin, insieme a Donald Judd, Carl Andre, Sol Lewitt, è uno dei principali esponenti della Minimal Art americana: la corrente che tende a semplificare le forme fino a renderle elementi geometrici, in reazione alla carica emotiva dell’Espressionismo Astratto del secondo dopoguerra e degli anni Cinquanta e alla Pop Art con la sua riflessione sulla società dei consumi e dello spettacolo. A partire dal 1963, Flavin sceglie di utilizzare lampade fluorescenti come elementi di una personale grammatica visiva.

Una o più lampade, di uno o più colori e dimensioni standard, uguali o legate tra loro da proporzioni modulari, vengono collocate nello spazio, configurando delle installazioni che modificano luminosità e colore dell’ambiente: non vi è alcun riferimento contenutistico o simbolico, ma pura affermazione oggettiva dei materiali e della loro organizzazione. L’artista stesso descrive il suo lavoro come una “sequenza di decisioni implicite per combinare le tradizioni di pittura e scultura nell’architettura, con atti di luce elettrica che definiscono lo spazio” (D. Flavin, 1965).

GALLERIE MI Dan Flavin 2

Peppino Agrati fu uno dei primi collezionisti europei a intuire l’importanza di Flavin. Nel 1969 acquistò Untitled (to Giuseppe Agrati), un pezzo del 1968 con una configurazione molto articolata delle lampade, le cui dimensioni corrispondono a una progressione modulare. Tra il 1970 e il 1980 ne comprò altre quattro: Untitled (to Brad Gillaugh), Untitled (to Ileana and Michael Sonnabend), Untitled (to Giuseppe Agrati) e Untitled (to Mr. and Mrs. Giuseppe Agrati), tutte realizzate entro il 1970. Cinque opere, cinque installazioni luminose, cinque episodi di un appassionato e aggiornato collezionismo.

Il museo di Milano, insieme a quelli di Napoli, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.

 

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