Se c’è un nome che riassume e rappresenta da solo la “Grande Bellezza” italiana, è quello di Michelangelo Buonarroti, scultore, pittore, architetto e poeta, protagonista assoluto del nostro Rinascimento e genio assoluto dell’arte universale. A lui è intitolato il film – “Michelangelo – Infinito” in programma su Sky Cinema Uno e su Sky Arte (sabato 12 gennaio, ore 21,15) e disponibile anche su Sky On Demand. Un capolavoro dedicato all’artefice di tanti capolavori: dal David alla Pietà del Vaticano, dalla Cupola di San Pietro agli affreschi della Cappella Sistina.
A pochi mesi dall’uscita nelle sale cinematografiche, in cui ha emozionato circa 125mila spettatori e registrato un incasso di 850mila euro, “Michelangelo – Infinito” arriva in prima tv sugli schermi di Sky (anche in 4K Hdr per i clienti di Sky Q) preceduto da un grande consenso di pubblico e di critica. Opera prima del regista Emanuele Imbucci, è una produzione esclusiva della pay-tv satellitare con Magnitudo Film. Un ritratto avvincente e di forte impatto emotivo e visivo dell’uomo e dell’artista Michelangelo, narrato di pari passo con il racconto cinematografico della sua vasta produzione artistica, tra scultura, pittura e disegni, con cui Sky conferma ed esalta il suo impegno culturale.
Nel cast, Enrico Lo Verso interpreta Michelangelo Buonarroti, uomo schivo e inquieto, capace di forti contrasti e passioni, autore di opere immortali e “infinite”. Tutta la forza e la potenza della personalità di Michelangelo sono state delineate nel film in modo fedele attraverso le centinaia di Lettere e Rime che l’artista ci ha lasciato, e trovano eco nella cruda, spigolosa immensità della natura in cui è inserito il limbo da cui si svolge la narrazione di Michelangelo: un’imponente Cava di Marmo di Carrara, dove le fonti documentano che Michelangelo si recò a scegliere personalmente il marmo per i suoi capolavori: quella materia che, a detta dello stesso artista, “già conteneva in potenza la figura”. In questo limbo senza tempo, attraverso un fluire di ricordi, il personaggio di Michelangelo rievoca gli snodi principali della sua vita, i suoi tormenti più intimi, le passioni amorose, la ricerca della fede, le sue considerazioni su vita, morte e arte.
Il racconto della dimensione storico-artistica è affidato a Giorgio Vasari, narratore qualificato e familiare della vita e delle opere del Buonarroti, che ebbe il privilegio di conoscere personalmente, interpretato da Ivano Marescotti. Pittore, architetto e rinomato storico dell’arte, autore delle Vite de’ più eccellenti Pittori, Scultori ed Architettori, Vasari accoglie lo spettatore all’interno di un grande teatro ellittico in legno che ricalca il modello dei teatri anatomici del XVI secolo (in particolare il teatro anatomico di Padova) in uso presso alcune università. Dal suo limbo, Vasari ci guida con passione ed autorevolezza, calore e famigliarità, negli snodi del racconto, attraverso monologhi teatrali rivolti allo spettatore, in una lingua alta, raffinata, calda, avvolgente, adattata in italiano moderno dal suo Le Vite.
Il film diventa così anche un viaggio attraverso i luoghi e le opere di Michelangelo. Tra questi Firenze, Roma, Città del Vaticano, Milano, le Cave di Marmo di Carrara, dove è custodita la principale produzione scultorea e pittorica dell’artista: la Galleria dell’Accademia, la Galleria degli Uffizi, Fondazione Casa Buonarroti, il Museo Nazionale del Bargello e il Museo delle Cappelle Medicee a Firenze, i Musei Vaticani, il Palazzo Apostolico e San Pietro in Vincoli a Roma, il Museo della Pietà Rondanini a Milano.
Di grande impatto cinematografico è la tecnologia utilizzata per il film: in particolare i visual effects, che hanno richiesto oltre 6 mesi di lavoro in post-produzione e 6 artisti specializzati che hanno lavorato alla realizzazione degli effetti grafici su risoluzioni altissime di immagini spesso in scala 1:1. Una metodologia, che ha consentito di raggiungere un risultato sorprendentemente realistico e con l’ultra definizione del 4K HDR, utilizzata sia per rendere più fluida e poetica la transizione dai limbi dei protagonisti alle opere d’arte, ma anche per le scene di ricostruzione storica. Il pubblico televisivo potrà apprezzarla in tutta la sua maestosità soprattutto nei lunghi e inediti piani sequenza tra i più spettacolari e suggestivi del film, che ritraggono Michelangelo, da solo, nell’immenso spazio della Sistina, alle prese con gli affreschi della Volta e del Giudizio Universale. L’evoluzione della Cappella Sistina scorrerà davanti agli occhi degli spettatori con un incredibile realismo e allo stesso tempo con la massima autorevolezza filologica, ricostruita grazie alla consulenza e ai preziosi documenti messi a disposizione dai Musei Vaticani.
Molto positiva anche l’accoglienza della critica, che ha descritto “Michelangelo – Infinito” come «un racconto visivo che lascia senza fiato» (Ciak), con «un piacevole e ammaliante turbinio sensoriale» (Il Fatto Quotidiano), capace di raccontare la vita e le opere del Buonarroti in modo coinvolgente.
Il film si è avvalso della collaborazione dei Musei Vaticani e di Vatican Media, con il Riconoscimento del MIBAC – Direzione Generale Cinema, in collaborazione con il Consiglio Regionale della Toscana e con il Patrocinio del Comune di Firenze e del Comune di Carrara. Media partner RTL 102.5.