Dal carbone alle fonti rinnovabili e al gas. Per stimolare la transizione energetica, Intesa Sanpaolo ha approvato la policy che definisce le limitazioni e i criteri per l’esclusione delle linee di credito in questo settore. Il programma si applica, in tutti i Paesi in cui opera il Gruppo, a finanziamenti nei settori dell’estrazione di carbone termico e delle centrali termiche a carbone.
Con questa policy, la Banca guidata dal Ceo Carlo Messina intende sostenere i clienti nel percorso di riduzione dell’uso del carbone per la produzione di energia (phase-out), incoraggiando il passaggio verso alternative a bassa intensità di carbonio, come fonti rinnovabili e gas. Intesa Sanpaolo continuerà a finanziare le aziende che dimostrano una strategia di medio-lungo periodo documentabile di progressiva riduzione dell’utilizzo del carbone o che richiedano un finanziamento direttamente correlabile a obiettivi di transizione dal carbone, per esempio nella forma di “green loan”, “sustainable loan”, “transition loan”.
L’impegno del Gruppo a favore dello sviluppo sostenibile è dimostrato dal suo posizionamento all’interno dei principali indici e classifiche di sostenibilità sociale e ambientale: Intesa Sanpaolo è l’unica Banca italiana presente nei Dow Jones Sustainability Indices (World e Europe), nella Climate A List di CDP e nella classifica stilata da Corporate Knights delle cento aziende più sostenibili al mondo. Tutte le performance in ambito ESG (environmental, social, governance) raggiunte nel 2019 sono pubblicate nella “Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria 2019”, disponibile nella sezione Sostenibilità del sito Internet del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Una versione sintetica della policy è consultabile a questo indirizzo: