Anche quest’anno Intesa Sanpaolo (nella foto in alto, la sede di Milano “illuminata” dal tricolore) è stata inclusa negli indici finanziari Dow Jones Sustainability World Index e Dow Jones Sustainability Europe Index, tra i più importanti indici borsistici di sostenibilità mondiali ed europei. È l’unica banca italiana presente in questi indici, con una presenza continuativa negli ultimi 14 anni.
Gli indici includono le migliori società rispettivamente a livello mondiale ed europeo, in oltre 60 settori di attività, selezionate sulla base della valutazione annuale condotta da S&P Global. Al Gruppo guidato dal CEO Carlo Messina, è stato assegnato un punteggio complessivo pari a 85 su 100, rispetto a una media del settore di 481. Nel 2024, sono state 25 le banche inserite nel Dow Jones Sustainability World Index e 8 nel Dow Jones Sustainability Europe Index.
Il riconoscimento conferma Intesa Sanpaolo tra i gruppi più attivi al mondo per lo sviluppo sostenibile e riflette l’impegno del Gruppo ribadito nel Piano d’impresa 2022-2025, che prevede un posizionamento ai vertici mondiali per impatto sociale e un grande focus sul clima. Con 422 miliardi di euro di impieghi e 1.400 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine settembre 2024, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale.
A livello europeo è leader nel wealth management, con un forte orientamento al digitale e al fintech. In ambito ESG, entro il 2025, sono previsti 115 miliardi di euro di erogazioni Impact per la comunità e la transizione verde. Il programma a favore e a supporto delle persone in difficoltà è di 1,5 miliardi di euro (2023-2027). La rete museale della Banca, le Gallerie d’Italia, è sede espositiva del patrimonio artistico di proprietà e di progetti culturali di riconosciuto valore.