Da Venezia a Taranto, dall’acqua alta della Laguna che rischia il disastro ambientale agli altiforni dell’acciaieria più grande d’Europa che rischia la chiusura, corre il filo della solidarietà contro le due emergenze nazionali che hanno colpito il Veneto e la Puglia. Al di là degli interventi istituzionali, da parte del governo e degli enti locali, numerosi soggetti privati stanno intervenendo per sostenere i territori e le popolazioni interessati. In questa gara di solidarietà, s’è distinta in particolare Intesa Sanpaolo, la banca guidata dall’amministratore delegato Carlo Messina.
Per rispondere il più rapidamente possibile alle esigenze di Venezia, della provincia e del suo litorale, l’istituto ha già stanziato un plafond di 100 milioni di euro a sostegno delle famiglie e delle imprese che hanno subito danni a causa del maltempo. Il fondo è destinato alle famiglie, alle imprese, ai piccoli artigiani e commercianti che hanno subito danni, per fornire loro un supporto finanziario dedicato.
Intesa Sanpaolo prevede inoltre la possibilità di richiedere la sospensione per 12 mesi delle rate dei finanziamenti in corso, per famiglie e imprese residenti nelle zone colpite dall’inondazione. La stessa banca mette a disposizione tutte le proprie filiali sul territorio per fornire prontamente informazioni e assistenza.
“Intesa Sanpaolo, riaffermando la vicinanza ai territori in cui opera e l’attenzione verso le necessità delle popolazioni – ha dichiarato Renzo Simonato, direttore regionale per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige – si è attivata subito in soccorso di tutte le realtà che stanno subendo danni per il maltempo, stanziando immediatamente un consistente intervento finanziario per tutta la provincia di Venezia, compreso il suo litorale. Una prima e rapida risposta per rendere possibile alle imprese di proseguire nella loro attività e alle famiglie di affrontare questa situazione critica”.
Analoghe iniziative la banca ha disposto per il Delta del Po, stanziando un plafond di 5 milioni di euro a sostegno delle famiglie e delle imprese che hanno subito danni per l’eccezionale mareggiata. Anche in questo caso è prevista la possibilità di richiedere la sospensione per 12 mesi delle rate dei finanziamenti in atto, per famiglie e imprese residenti nelle zone colpite dal maltempo. L’intervento, come ha spiegato lo stesso direttore Simonato, “riguarderà in particolare la Sacca di Scardovari dove si trovano le cavane (i ricoveri coperti per le barche – ndr), la maggior parte ora rase al suolo”. Altri 20 milioni di euro sono stanziati per i danni causati dal maltempo nel litorale del Friuli Venezia Giulia, con la possibilità di sospendere per un anno le rate dei pagamenti per prestiti e mutui.
Questa stessa facoltà verrà concessa per 12 mesi ai lavoratori e ai fornitori dell’ex Ilva di Taranto, clienti di Intesa Sanpaolo, raccogliendo così la proposta della FABI (Federazione autonoma bancari italiani). La domanda di sospensione delle rate dei finanziamenti andrà presentata dai dipendenti interessati presso la propria filiale che provvederà a finalizzarla. Per informazioni sulle caratteristiche e modalità di attivazione della misura, rivolta a quelle situazioni di difficoltà che sono specificatamente derivanti dalla difficile situazione dell’azienda, sono a disposizione tutte le filiali del Gruppo sul territorio.
“Intesa Sanpaolo vuole dimostrare la propria vicinanza ai dipendenti ex ILVA e delle aziende fornitrici e alle loro famiglie in questo momento di seria difficoltà”, spiega Carlo Messina, consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo: “Abbiamo ritenuto che la sospensione di mutui e prestiti fosse un intervento di concreto sostegno per le persone e le comunità locali nell’attuale situazione. L’attenzione alle dinamiche e alle esigenze sociali dei territori è per noi uno dei capisaldi del nostro modo di fare banca”.