INTESA SANPAOLO 55 MILIONI PER LA SOSTENIBILITA’ A LU-VE GROUP

INTESA SANPAOLO 55 MILIONI PER LA SOSTENIBILITA’ A LU-VE GROUP

Con un totale di 55 milioni di euro, Intesa Sanpaolo ha scelto di finanziare la crescita sostenibile al centro del progetto di sviluppo di LU-VE Group, la multinazionale varesina quotata su MTA, tra i principali operatori al mondo nel settore degli scambiatori di calore ad aria (nella foto, impianti destinati alla Cina). Un prestito S-Loan pari a 30 milioni è finalizzato a sostenere il capitale circolante e i piani di sviluppo dell’azienda incentrati su nuovi programmi ESG (Environmental, Social, Governance) già strategici per la società.

A questo si aggiunge un finanziamento pari a 25 milioni di euro che LU-VE ha ottenuto, a valere sul plafond di 6 miliardi che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha destinato allo sviluppo dell’Economia Circolare: l’obiettivo è quello di sostenere le migliori aziende del territorio nel perseguire piani di crescita responsabile, per promuovere la loro capacità progettuale nonostante il difficile momento condizionato dalla pandemia in corso. In particolare, l’operazione S-Loan ha l’obiettivo di supportare attività di forte impatto ambientale e sociale che si traducono nell’acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili e nel supporto delle associazioni operanti nel no profit e nel sostegno personale e professionale alle categorie svantaggiate.

L’amministratore delegato di LU-VE Group, Matteo Liberali, dichiara: “LU-VE è da sempre molto sensibile alla sostenibilità e al rispetto ambientale, sono temi che fanno parte del nostro DNA aziendale. È proprio in questa direzione che sono orientati i nostri progetti futuri: l’obiettivo è proseguire il percorso di innovazione e crescita interpretando le nuove esigenze di rispetto ambientale. Siamo felici che Intesa Sanpaolo abbia riconosciuto il nostro impegno in obiettivi sempre più sostenibili, che sono stati e continuano a essere fondamentali perché hanno consentito la crescita economica del Gruppo”.

Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, afferma: “Questo significativo finanziamento erogato a un’eccellenza quale LU-VE testimonia l’importanza di creare relazioni virtuose tra partner che condividono valori comuni e l’impegno a crescere, promuovendo tali valori. La transizione sostenibile passa anche attraverso la crescita e lo sviluppo delle PMI che mostrano di comprendere e governare il proprio impatto sociale, ambientale e di governance, al quale la banca affianca a sua volta il proprio supporto e la propria partecipazione. In particolare, il prestito S-Loan di Intesa Sanpaolo legato a obiettivi di sostenibilità, come in questo caso, è stato rafforzato di recente con un ulteriore scopo solidale e di alto impatto sociale: la banca infatti destinerà una donazione per ogni prestito erogato, che diventa così un’ulteriore occasione per accrescere anche il proprio impatto sociale in un sistema di reciprocità con l’impresa”.

LU-VE si avvale di circa 3.500 collaboratori ed è in prima linea tra le realtà più dinamiche del panorama industriale italiano con una forte spinta all’internazionalizzazione, grazie a una ramificata rete internazionale di 16 stabilimenti produttivi in Europa, Russia, Cina, India e Stati Uniti. L’attenzione alla sostenibilità rappresenta uno dei tratti distintivi del Gruppo fin dalla sua fondazione.

Dal 1986 a oggi, attraverso progetti di ricerca sui nuovi refrigeranti, LU-VE Group vanta un track record di installazioni a CO2 di grande successo in Europa, America Latina, Medio Oriente e Asia. Nel 2004, la società ha realizzato il primo impianto transcritico d’Europa (Coop Tägipark a Wettingen, Svizzera), puntando su fluidi refrigeranti naturali e rispettosi dell’ambiente e sta potenziando sempre di più l’introduzione nei suoi scambiatori di calore dei fluidi refrigeranti naturali (anidride carbonica, ammoniaca e propano) con zero o bassissimo ODP (Ozone Depletion Potential) e GWP (Global Warming Potential), in sostituzione degli idrofluorocarburi (HFC). Nel 2020, per esempio, è stato installato il primo impianto in Ucraina, destinato a un supermarket (Silpo, a Kiev, Ucraina) a zero impatto ambientale, equipaggiato con pompe di calore, energia solare e un impianto di refrigerazione ad alta efficienza ad anidride carbonica. Nel 2018, è partita la nuova sfida: spostare “l’equatore della CO2” e rendere questa tecnologia efficiente anche in paesi in cui prima non era possibile. Due impianti pilota sono in funzione in India (INDEE Project presso l’ITT – Indian Institute of Technology Madras di Chennai) e ad Amman in Giordania, dove è in funzione uno dei più avanzati sistemi di refrigerazione a CO2 per supermarket della regione, nell’ambito di un progetto sviluppato dall’United Nations Industrial Development Organization (UNIDO), con il supporto del ministero dell’Ambiente giordano.

Questi valori hanno trovato piena condivisione nella soluzione proposta da Intesa Sanpaolo attraverso il finanziamento S-Loan, che prevede il monitoraggio degli obiettivi rilevati nell’ambito della nota integrativa del bilancio della società. Il primo Gruppo bancario italiano ritiene fondamentale promuovere lo sviluppo di una economia sostenibile, favorendo lo sviluppo di tale cultura in particolare nelle PMI, riconoscendo la rilevanza degli investimenti che vengono inquadrati nei tre criteri guida ESG. Con il finanziamento a medio-lungo termine denominato S-Loan, le imprese possono contare così su supporto finanziario per interventi verso una maggiore sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e di governance di impresa. Per ogni anno in cui l’impegno sarà rispettato, verrà riconosciuto uno sconto sul finanziamento per premiare i risultati conseguiti.

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