Torna l’ingresso gratuito, domenica 3 luglio, nelle sedi museali di Intesa Sanpaolo, in linea con l’iniziativa del Ministero della Cultura che prevede l’accesso libero ai musei statali le prime domeniche del mese. Un ventaglio di occasioni per scoprire le nuove sedi delle Gallerie d’Italia a Napoli e Torino rivisitate dall’architetto Michele De Lucchi, addentrarsi nelle novità delle Gallerie d’Italia di Milano e Vicenza, negli spazi museali di Galleria degli Alberti a Prato, aperti recentemente al pubblico, e della Casa Museo Ivan Bruschi ad Arezzo.
A Milano, grande successo della mostra I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori. The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces che propone 96 marmi della Collezione Torlonia, la più importante raccolta privata di statuaria classica a livello mondiale (nella foto principale). Il percorso analizza la storia del collezionismo di antichità a Roma dal XV al XIX secolo, aspetto che evidenzia l’eccezionale rilevanza, insieme alla stupefacente bellezza, delle sculture del Museo Torlonia. L’appuntamento milanese, in programma fino al 18 settembre 2022, inaugura – dopo Roma – il programma espositivo della Collezione presso importanti musei internazionali.
La scultura è protagonista anche nel Giardino di Alessandro, luogo prediletto dal Manzoni, dove fino al 17 luglio è ospitata la mostra Collezione Henraux 1960-1970, a cura di Edoardo Bonaspetti, direttore Artistico della Fondazione Henraux. La rassegna è dedicata all’interessante raccolta di opere scultoree in marmo realizzate dall’azienda marmifera toscana. Allestita anche nel Cortile Ottagono, la mostra espone sette delle venticinque sculture Henraux in collezione Intesa Sanpaolo, con opere di Joan Miró, Jean Arp e Giò Pomodoro. In occasione della rassegna, l’intero nucleo di sculture è stato sottoposto a un importante intervento conservativo.
In scena alle Gallerie di Milano anche la fotografia, con diciannove tavolozze appartenute a grandi pittori dell’Ottocento e del Novecento – ritratti indiretti degli artisti e della loro produzione – immortalate dal fotografo e artista tedesco Matthias Schaller. La mostra Matthias Schaller. Das Meisterstuck, allestita nella Sala delle Colonne e visitabile fino al 28 agosto, interpreta le tavolozze come finestre affacciate sul genio creativo dell’artista, come un paesaggio astratto della produzione pittorica, o, in altre parole, la pittura prima della pittura.
Di grande fascino per il pubblico anche i percorsi dedicati alle collezioni permanenti, Da Canova a Boccioni e Cantiere del Novecento, che si snodano lungo i tre palazzi storici che danno vita alla sede museale di Intesa Sanpaolo con affaccio su piazza Scala,
A Torino, a Palazzo Turinetti, le nuove Gallerie d’Italia in Piazza San Carlo, oltre 10.000 metri quadri che si snodano su cinque piani, propongono fino al 4 settembre due importanti mostre fotografiche allestite nei piani ipogei del museo; al piano nobile, un prezioso nucleo di opere di arte barocca piemontese – tra cui le nove tele dell’Oratorio della Compagnia di San Paolo – costituisce la collezione permanente del museo.
L’esposizione La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia, racconta il lavoro di Paolo Pellegrin nel rapporto tra l’uomo e il suo ambiente naturale, con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi. Un progetto che ha impegnato il fotografo per oltre un anno, e che lo ha visto muoversi in diverse zone del mondo alla ricerca delle tracce e della presenza dei quattro elementi – terra, acqua, aria e fuoco.
Attraverso una selezione di circa ottanta scatti, la mostra Dalla guerra alla luna 1945-1969. Sguardi dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, con la curatela di Aldo Grasso e Giovanna Calvenzi, racconta l’Italia che rinasce dalle macerie del secondo conflitto mondiale, il piano Marshall con cui l’America l’aiuta a ripartire, il boom degli anni ’60 e l’avvento della televisione, la motorizzazione di massa e i sogni legati alla conquista della luna.
A Vicenza, grande successo della mostra Illustrissimo. Christoph Niemann, dedicata alla star internazionale ospite di Illustri Festival, iniziativa biennale con esposizioni temporanee e un folto programma dedicato al mondo dell’illustrazione in diversi luoghi della città. L’esposizione, alle Gallerie d’Italia a Vicenza fino al 28 agosto, presenta oltre 200 opere dell’illustratore e artista tedesco che ripercorrono gran parte della sua produzione. Il suo lavoro appare regolarmente sulle copertine di The New Yorker – per cui ha creato anche la prima copertina in realtà aumentata – National Geographic e The New York Times Magazine. Prima personale in Italia dell’artista, considerato ai massimi livelli nel panorama mondiale, la mostra è arricchita da un apparato multimediale comprensivo di un’esperienza di realtà virtuale che immerge i visitatori in alcuni ambienti rivisitati dallo straordinario illustratore.
Visitabile anche la collezione permanente del museo dedicata al Settecento Veneto, con dipinti di Canaletto, Guardi, Carlevarijs, e la straordinaria Caduta degli Angeli Ribelli – gruppo scultoreo di oltre sessanta figure scolpite in un unico blocco di marmo di Carrara – e la straordinaria collezione di icone russe, una delle più cospicue e importanti raccolte di arte sacra russa esistenti al di fuori dei confini della Russia.
A Napoli, la nuova sede delle Gallerie d’Italia di via Toledo propone fino al 26 settembre uno straordinario “viaggio in Italia” con oltre 200 opere nella mostra Restituzioni. La Fragilità e la Forza che conclude la XIX edizione del programma di restauri che, in oltre 30 anni di storia, ha restituito alla collettività oltre 2000 opere appartenenti al patrimonio del Paese. In mostra in questa edizione 87 nuclei di opere appartenenti a 81 enti proprietari, tra siti archeologici, musei pubblici e diocesani, chiese e luoghi di culto, in un percorso che spazia dall’archeologia a capolavori di Bellini, Cima Da Conegliano, Bronzino, fino a dipinti di Manet, Boccioni e Pellizza da Volpedo.
Il percorso espositivo permanente, accanto all’itinerario Da Caravaggio a Gemito, propone la collezione di Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magno-greche, per la prima volta esposta nella sua interezza, con prestiti importanti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e un nuovo itinerario dedicato all’arte del Novecento.
Ad Arezzo, fino al 23 ottobre la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi rende omaggio ad Antonio Canova, in occasione del secondo centenario della morte, esponendo dipinti e disegni da collezioni pubbliche e private del suo contemporaneo, il pittore Pietro Benvenuti. Aretino di origine, fu protagonista della scena artistica internazionale durante gli anni del trionfo del Neoclassicismo. La mostra “Pietro Benvenuti nell’età di Canova. Dipinti e disegni da collezioni pubbliche e private” è la prima esposizione del programma espositivo Terre degli Uffizi di Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze. All’interno del percorso espositivo anche due opere della collezione di Intesa Sanpaolo, presenti nella Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi: Ritratto di Teresa Mozzi del Garbo con il figlio del 1817 e Ritratto di Antonio Capacci del 1818.
La Casa Museo Ivan Bruschi, un unicum in Italia come museo di Antiquariato, una vera e propria ‘camera delle meraviglie’ entrata a far parte del patrimonio culturale di Intesa Sanpaolo, presenta un percorso espositivo permanente curato dalla Scuola Normale di Pisa che svela la straordinaria varietà di opere collezionate dall’antiquario Ivan Bruschi nel corso di una vita.
A Prato, la Galleria di Palazzo degli Alberti, aperta al pubblico nei fine settimana, sempre a ingresso gratuito, presenta 142 opere e 90 capolavori esposti di artisti quali Bellini, Caravaggio, Bronzino, Filippo Lippi.
In un racconto ricco di pathos, l’esposizione permanente curata da Lia Brunori – Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato – racconta la collezione oggi proprietà di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in L.C.A. con un avvio narrativo che, da due tabernacoli affrescati del primo Quattrocento, prosegue con rappresentazioni pittoriche medievali che trovano nella Madonna col Bambino di Filippo Lippi l’espressione più alta. Nella Galleria si possono ammirare anche capolavori di Caravaggio e opere del Cinque-Seicento di area fiorentina e le sculture di Lorenzo Bartolini, artista di Prato attivo nella prima metà dell’Ottocento.
La Galleria degli Alberti di Prato è stata aperta a marzo del 2022 da Intesa Sanpaolo, dopo tre anni di lavori di ristrutturazione del palazzo di proprietà della Banca, per restituire alla fruizione pubblica una importante collezione appartenuta alla Cassa di Risparmio di Prato e quindi fortemente legata al territorio.