L’Enel, primo operatore privato a livello mondiale per capacità installata rinnovabile, ha ottenuto un finanziamento di 1 miliardo di euro per lo sviluppo delle fonti energetiche alternative. Il contratto prevede un “Sustainability-Linked Loan” della durata di 6 anni strutturato come club deal con scadenza al 15 ottobre 2026.
Questo finanziamento è destinato a soddisfare l’ordinario fabbisogno finanziario del Gruppo e segue l’adozione da parte di di un “Sustainability-Linked Financing Framework” (“Framework”), il primo documento a livello mondiale, verificato dal Second Party Provider Vigeo Eiris, che presenta l’intera strategia finanziaria “Sustainability-Linked” tramite molteplici soluzioni di finanziamento (commercial papers, prestiti ed emissioni obbligazionarie), integrando pienamente la sostenibilità nel piano di finanziamento globale del Gruppo. Il Framework è in linea con i “Sustainability-Linked Bond Principles” dell’International Capital Market Association (ICMA) e con i “Sustainability-Linked Loan Principles” della Loan Market Association (LMA).
Ulteriori informazioni sul Framework e sulla collegata Second Party Opinion emessa da Vigeo Eiris sono disponibili sul sito Enel: https://www.enel.com/it/investitori/investimenti/finanza-sostenibile/finanza-sustainability-linked
In linea con il Framework, il finanziamento è legato al Key Performance Indicator (KPI) relativo alla “Percentuale di capacità installata rinnovabile” (ovvero la percentuale di capacità installata consolidata da fonti rinnovabili rispetto alla capacità installata consolidata totale) e al conseguimento di un Sustainability Performance Target (SPT) pari o superiore al 60% entro il 31 dicembre 2022 (al 30 giugno 2020, era pari al 51,9%). In base al livello di raggiungimento dell’SPT entro la data Target, l’accordo prevede un meccanismo di step-up/step-down che modificherà lo spread applicato ai fondi prelevati dalla linea di credito, riflettendo così il valore della sostenibilità.
Il finanziamento evidenzia l’impegno di Enel per contribuire a raggiungere l’obiettivo SDG 7.2, ovvero “aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale”. L’operazione è in linea con la strategia finanziaria della multinazionale italiana dell’energia, sempre più caratterizzata dalla finanza sostenibile come riflesso nell’obiettivo di aumentare l’incidenza delle fonti di finanziamento sostenibili sull’indebitamento complessivo lordo del Gruppo fino al 43% nel 2022 e al 77% nel 2030. Per realizzare questa operazione, Enel si è avvalsa di un sindacato di sei banche, che agiscono in qualità di Lender, Bookrunner e Mandated Lead Arrangers.