Un docu-film sull’invasione della Xylella, il batterio-killer che ha distrutto migliaia di ulivi in Puglia, danneggiando la produzione e l’economia della regione e sconvolgendo il suo paesaggio naturale. Dura 14 minuti e 28 secondi ed è stato pubblicato sul sito della Gazzetta del Mezzogiorno, quotidiano di Bari. L’ha girato Paola Ghislieri che vive a Ginevra ed è figlia del titolare di un’azienda agricola ereditata dalla nonna tra Oria e Lariano (Brindisi, Salento), di cui si occupa personalmente.
È stata spinta a improvvisarsi video-maker dalla disperazione letta negli occhi del padre, a causa della cosiddetta Xylella “Fastidiosa” che ha sterminato i suoi ulivi. E così è nato questo reportage per documentare il disastro ambientale ed economico provocato dal batterio. Durante un ritorno a casa dalla Svizzera, la Ghislieri l’ha girato e montato in tre settimane, raccogliendo testimonianze dirette e facendo tutto da sola.
Le immagini, accompagnate da un commento in italiano e dalle didascalie in inglese, mostrano com’è ridotta la campagna pugliese in seguito all’invasione della Xylella. Dalla viva voce di agricoltori, agronomi, frantoiani e addetti ai lavori, filtra però anche un timido segno di speranza per una nuova olivicoltura, basata da un paio d’anni sull’impianto di alberi giovani con una varietà chiamata “Favolosa”, brevettata dal Cnr: insieme al Leccino è in grado di resistere al batterio. Recentemente è avvenuto il primo raccolto anti-Xylella a Casarano, nel Brindisino. Ma questo, purtroppo, non restituirà al paesaggio del Salento tutto il fascino primitivo degli ulivi centenari.
Paola Ghislieri ha studiato Media Arts a Royal Holloway University in Inghilterra e si è specializzato in Cinematografia. Ha lavorato in una piccola società di produzione a Londra e alla Walt Disney per parecchi anni. Adesso ha deciso di realizzare film indipendenti, iniziando con questa “Xylella story”.