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“CERAMICHE E NUVOLE”, QUATTRO ANTICHE OPERE GRECHE A CONFRONTO CON IL FUMETTO ALLE GALLERIE D’ITALIA – VICENZA

Dall’ 11 aprile 2025 al 22 marzo 2026, Intesa Sanpaolo apre al pubblico alle Gallerie d’Italia – Vicenza la mostra CERAMICHE E NUVOLE. Cosa le antiche ceramiche greche raccontano di noi, curata da Francesco Poroli per Associazione Illustri e con il patrocinio del Comune di Vicenza. Un progetto inedito e ambizioso che pone in dialogo due mondi apparentemente lontani come quello delle antiche ceramiche con quello più attuale del fumetto mediante temi universali che attraversano i secoli. Così come le scene rappresentate sui vasi costituiscono un’importantissima fonte di analisi storica e sociale, così nei tempi più moderni il fumetto racconta la società in tutte le sue sfaccettature e ne segue le evoluzioni e riflette sulle domande a cui da sempre l’uomo cerca una risposta.

Saranno esposte, per circa un anno, quattro opere selezionate dalla collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo, che saranno poste a confronto con l’arte del fumetto, su quattro temi attuali correlati ad altrettanti personaggi della mitologia: Elena o delle donne, a raccontare le donne e il femminile; Dioniso o della diversità, a farsi protagonista del tema della diversità; Aiace o dei conflitti, a raccontare i conflitti e le guerre; Eros o del desiderio, come simbolo dell’amore, dei sentimenti e del desiderio.

Cratere a campana

Gli artisti ai quali è stato affidato il compito di misurarsi con l’arte magnogreca sono Lorenza Natarella, sul tema del femminile: Elisa Macellari per Dioniso;  Fabio Pia Mancini per Aiace: Giovanni Esposito, in arte Gio Quasirosso, per Eros.

Afferma Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia “Valorizziamo le nostre collezioni con riletture sempre nuove delle opere, per riscoprirne bellezza, valore e attualità. Questo è il significato di Ceramiche e nuvole che, con l’Associazione Illustri, affida all’estro di giovani artisti il racconto dei nostri preziosi vasi. I loro lavori originali evidenziano come le opere antiche siano ancora oggi vicine alla sensibilità e ai temi contemporanei. Le Gallerie d’Italia sono luogo di creatività e condivisione per mantenere vivo il legame tra il patrimonio culturale e la comunità”.

Cratere Manieristi

In chiusura dell’esposizione, sarà presentata una selezione fotografica della celebre Hydria (kalpis, attribuita al Pittore di Leningrado in collezione Intesa Sanpaolo. E, inoltre, un video animato, realizzato dai giovani talenti Lunastorta e Walter Dessì, che crea un parallelismo tra gli artigiani di un tempo e i creativi di oggi.

Saranno organizzate attività didattiche e laboratori per le scuole e per i visitatori, family lab, talk con gli artisti e un ciclo di incontri del palinsesto #INSIDE aperti gratuitamente per la cittadinanza. L’iniziativa pone particolare attenzione al tema dell’accessibilità. L’esposizione è dotata infatti di supporti tattili, riproduzioni 3D per essere ampiamente inclusiva, con l’obiettivo di ridurre, per quanto possibile, le barriere culturali, sensoriali, motorie, intellettive e psichiche, al fine di creare uno spazio condiviso.

Officina del Pittore

La collezione Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magnogreche è costituita da oltre cinquecento reperti provenienti da Ruvo di Puglia, fiorente centro antico nell’attuale provincia di Bari. I vasi, che nel loro insieme forniscono una preziosa testimonianza della cultura della Grecia d’Occidente, furono importati da Atene o prodotti in Puglia e in Lucania tra VI e III secolo a.C.

Pittore di Leningrado

La collezione era in origine di proprietà della famiglia Caputi che dal 1830 iniziò a raccogliere, evitandone la dispersione, i vasi venuti alla luce dagli scavi condotti a Ruvo in località Arena, appartenenti probabilmente a un’unica necropoli. La raccolta, confluita nel patrimonio d’arte della Banca sin dal 1999, è conservata nella sua interezza nelle Gallerie d’Italia di Napoli. Il museo di Vicenza, che ha precedentemente custodito la collezione, è sede di un’attività di valorizzazione incentrata su piccoli nuclei di ceramiche selezionate dalla raccolta.

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