Nonostante il sistema scolastico italiano versi da decenni in uno stato di decadimento intellettuale, la Scuola può ancora eccellere quando fornisce ai ragazzi, oltre agli strumenti necessari per la propria realizzazione personale e professionale, anche quelli per la comprensione delle radici storiche e culturali. Grazie al lavoro appassionato degli insegnanti, si riesce così a far apprezzare agli studenti la propria origine, stimolando il loro un senso civico capace di trasformarli in attivi difensori delle bellezze nostrane contro incuria e inciviltà.
È questo il caso dell’innovativo progetto, “Prospettive in pixel: finestre sulla città”, nato tra i banchi dell’Istituto Superiore ‘G. Minutoli’ di Messina durante l’anno scolastico 2014/2015, che ha visto protagonisti gli studenti delle classi VA e VC, dell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”, sotto la guida dei professori Helga Corrao e Michele Campo. I due docenti hanno voluto realizzare un binomio vincente tra l’impiego delle nuove tecnologie e la scoperta del patrimonio culturale locale, con il duplice obiettivo di fornire agli studenti tanto gli strumenti pratici, funzionali a una futura professione, quanto quelli utili alla conoscenza di alcuni monumenti messinesi sopravvissuti al devastante terremoto del 1908.
Attraverso l’uso della fotogrammetria digitale, si è compiuto il rilievo architettonico della Galleria Vittorio Emanuele III, incantevole salotto cittadino liberty d’inizio Novecento, di cui avevamo già denunciato lo stato di abbandono su questo sito: una vera e propria ferita cittadina, dato che al momento della stesura del progetto la Galleria versava in condizioni di forte i degrado. Ma finalmente, proprio alcune settimane fa, il restauro è stato ultimato.
Studiando misure e tecniche costruttive, i ragazzi hanno creato ricostruzioni grafiche 3D che hanno permesso loro di analizzare con attenzione il luogo, apprezzandone l’alto valore artistico e riscoprendo, inoltre, le potenzialità turistiche di tutta la città di Messina. Sono gli stessi studenti, intervistati sull’esperienza che hanno vissuto in prima persona, a confermare che i due docenti hanno centrato l’obiettivo: oltre ad aver gradito l’allontanamento temporaneo dai banchi scolastici per un’incursione nel campo del pratico, i ragazzi hanno apprezzato in particolare l’importanza civica di quest’avventura. Il loro viaggio alla riscoperta di Messina e delle straordinarie testimonianze dei suoi monumenti, finora soffocate dall’indifferenza generale, ha suscitato grande interesse nella stampa e nell’opinione pubblica locale.
C’è da auspicare che iniziative di questo genere si diffondano sempre più, anche e soprattutto tra i banchi di scuola. Riflettere sull’importanza del patrimonio culturale italiano e sulla necessità di valorizzarlo, può contribuire anche a trasformarlo in un’oppurtunità di sviluppo economico: soprattutto in quel Mezzogiorno dove, a tutt’oggi, le possibilità di crescita e di realizzazione per le nuove generazioni sono ridotte al minimo.
Valeria Danesi
NOTA: Sul finire del 2016, in seno a un’attività di alternanza scuola-lavoro, i ragazzi dell’Istituto Superiore ‘Verona Trento’ di Messina hanno partecipato ai lavori di riqualificazione che ha riportato, alla fine dello scorso Dicembre, la Galleria Vittorio Emanuele ai fasti originari.