Tra questione ambientale e questione occupazione, non è un caso che sia proprio una rivista dei consumatori – come “Altraeconomia” – a dedicare nel numero di giugno l’inchiesta di copertina ai “Borghi autentici d’Italia”. L’associazione, che riunisce oltre 230 enti (tra Comuni e Unioni di Comuni), promuove attraverso progetti strategici la vitalità dell’Italia minore: grazie a un progetto di “certificazione”, gli enti possono approvare un Piano di miglioramento da realizzare nell’arco di cinque anni, che riguarda 6 aree di lavoro, tra cui l’ambiente e l’urbanistica. Le “Comunità ospitali”, invece, realizzano progetti di accoglienza – e a queste 37 comunità è dedicato un libro in uscita per Altreconomia edizioni. A fine giugno – dal 26 al 28 – “Borghi Autentici d’Italia” farà festa a Saluzzo (Cuneo).
Nello stesso numero, il mensile scrive che il settore turistico-ricettivo italiano ha un patrimonio di oltre 2,25 milioni di letti, ma la domanda latita. E mentre trasformazioni auspicate nel settore passano per la realizzazione di condo-hotel prevista dallo Sblocca-Italia, Cassa depositi e prestiti investe 76 milioni di euro del risparmio postale negli hotel di lusso. A crescere, nel frattempo, è solo Airbnb, che con 7.600 alloggi disponibili a Milano sfida gli hotel per Expo.
La rivista dei consumatori racconta poi che l’Italia è piena di vuoti: esistono in tutto il Paese oltre 6 milioni di beni non utilizzati o sottoutilizzati. L’associazione Labsus ha elaborato perciò un “regolamento per la rigenerazione”, già deliberato da 37 Comuni, ma la maggioranza delle iniziative di riuso (anche temporaneo) sono frutto di azioni di singoli o associazioni: come il “caso Consonno”, borgo abbandonato e trasformato in “città dei balocchi” nel Comune di Olginate (Lecco). A Verona, intanto, l’associazione no profit A.G.I.L.E. (Arte, Giovani, Impresa, Lavoro, Ecc.) ha censito ben 555 spazi e luoghi in stato di abbandono.