Tempo d’estate, tempo di vacanze. Il turismo ferroviario può viaggiare anche su “Binari senza tempo”, a bordo dei treni d’epoca, alla scoperta dei borghi e dei luoghi più nascosti e suggestivi della Penisola. Si chiama così il progetto, avviato dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane fin dal 2014 con la Fondazione FS.
Il polo “Passeggeri” del Gruppo FS Italiane, di cui Trenitalia è capofila con Busitalia e Ferrovie del Sud Est, punta anche a favorire lo sviluppo turistico del Paese, offrendo collegamenti frequenti e capillari rivolti a chi sceglie un trasporto green per gli spostamenti per svago e turismo. In quest’ottica rientrano anche offerte dedicate a una maggiore integrazione fra diverse modalità di trasporto, unendo le tre porte di accesso del Paese: stazioni ferroviarie, aeroporti e porti.
A questo si aggiunge un ulteriore incremento del “turismo lento”, a bordo di treni storici su linee ferroviarie in esercizio o non più utilizzate per la circolazione commerciale. Ciò permette di scoprire le bellezze culturali, paesaggistiche e culinarie italiane su convogli che hanno fatto la storia del Belpaese.
IL PROGETTO “BINARI SENZA TEMPO”
Con la Fondazione FS, il Gruppo FS Italiane ha avviato nel 2014 il progetto Binari senza tempo per creare una nuova forma di turismo ferroviario, che consente di raggiungere mete meno conosciute ma di straordinaria bellezza, alla scoperta di arte, paesaggi ed enogastronomia. In particolare, il progetto ha permesso di riaprire all’esercizio turistico linee ferroviarie da Nord a Sud della Penisola, dedicate a una nuova forma di turismo slow e sostenibile. Ecco alcuni esempi.
Ferrovia della Val d’Orcia fra Asciano e Monte Antico (nella foto principale). Attraversa uno dei territori più affascinanti della Toscana, dal 2004 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO: il paesaggio della Val d’Orcia. Collega la stazione di Asciano (provincia di Siena) a Monte Antico (provincia di Grosseto). La linea ha subìto gravi danneggiamenti durante la Seconda guerra mondiale che ne hanno causato la chiusura per alcuni anni. Tra i luoghi più suggestivi lungo il percorso, l’Abbazia di Sant’Antimo, nei pressi della stazione di Monte Amiata, uno degli esempi più importanti del romanico toscano.
Ferrovia dei Parchi fra Sulmona e Carpinone. Attraversa i boschi del Parco Nazionale della Majella e gli altipiani d’Abruzzo e si sviluppa per un lungo tratto oltre i 1.000 metri di altitudine, toccando pendenze fino al 28% (dai 328 metri di Sulmona ai 1.268 metri della stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo). Il treno storico Ferrovia dei Parchi percorre tre diversi itinerari: da Sulmona a Roccaraso, a Carovilli (alto Molise) o a Castel di Sangro.
Subappennina Italica fra Fabriano e Pegola. Lunga 31,6 chilometri, è chiamata Subappennina Italica in quanto nacque come parte di un progetto più ampio che avrebbe dovuto unire direttamente l’area marchigiana a quella romagnola con capolinea Sant’Arcangelo di Romagna. Fu originariamente progettata per scopi bellici. Inaugurata alla fine del 1800, è tra le linee ferroviarie più antiche d’Italia. La ferrovia subì ingenti danni durante la Seconda guerra mondiale. Nel 2013, a causa di una frana, la linea venne interrotta. Il 26 settembre del 2021 la linea è stata riaperta all’esercizio per fini turistici.
La ferrovia costeggia la dorsale appenninica attraversando la Valle del Cesano, tra i luoghi più affascinanti delle Marche. Superata la stazione di Fabriano, dopo un percorso di circa 16 chilometri si giunge a Sassoferrato. Da qui la linea imbocca la galleria Fontanaldo per raggiungere il punto più alto del percorso a circa 430 metri. Proseguendo verso Monterosso Marche e Bellisio-Solfare, si lambisce il magnifico Santuario della Madonna del Sasso fino a giungere al capolinea, Pergola. La Valle del Cesano è ricca di sentieri per praticare biking, hiking ed escursioni. Molte le aree di interesse come, ad esempio, la Gola della Madonna del Sasso, che custodisce un Santuario risalente al tempo dei Longobardi. Nella località di Bellisio Solfare è possibile visitare la Miniera di Cabernardi facente parte del “Parco museo minerario delle miniere dello zolfo delle Marche”.
Ferrovia della Valsesia fra Novara e Varallo Sesia. La costruzione iniziò nel 1881 e il primo tratto, circa 26 chilometri fra Vignale e Romagnano Sesia, fu inaugurato nel 1883. La linea è utilizzata esclusivamente per la circolazione di treni storici e turistici. Presso la stazione di Varallo si trova il primo nucleo del Museo Ferroviario Valsesiano, dove è possibile ammirare le colonne idrauliche per il rifornimento dei treni a vapore, la gru per il carico e lo scarico delle merci e la piattaforma rotante per le locomotive.
Il 27 novembre 2021 si è svolto il viaggio inaugurale in treno storico sulla Ferrovia delle Langhe, Roero e Monferrato, nella tratta Alba-Neive della linea Alessandria-Cavallermaggiore, riattivata dopo 11 anni di sospensione dalla Fondazione FS Italiane. Il treno storico percorre una delle tratte più belle d’Italia, attraversando paesaggi affascinanti.
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https://www.fondazionefs.it/content/fondazionefs/it/treni-storici.html