I rifiuti e la poesia non possono convivere. Tantomeno a Recanati, dove Giacomo Leopardi scrisse L’Infinito, sullo sfondo del Conero e dei Monti Sibillini, di Osimo e della Casa di Maria a Loreto. Eppure, il progetto di una mega-discarica incombe su uno dei paesaggi più suggestivi e più famosi d’Italia. Proprio quello a cui Leopardi dedicò la sua celebre composizione, con l’“ermo colle” che gli fu sempre caro e l’immensità in cui “il naufragar m’è dolce in questo mare”.
Tonnellate d’immondizia, come ha denunciato Francesco Battistini in un articolo sul Corriere della Sera, minacciano di riversarsi su questo territorio se verrà realizzata la più grande discarica del Maceratese: quattro ettari e 450 mila metri cubi di rifiuti da tutta la provincia. Sarebbe uno scempio ambientale e paesaggistico, contro cui s’è costituito un comitato del No con 1.500 iscritti, lanciando una petizione che ha già raccolto oltre duemila e cinquecento firme sulla piattaforma change.org (https://www.change.org/p/provincia-di-macerata-discarica-dell-infinito-a-rischio-il-colle-che-ispir%C3%B2-giacomo-leopardi).
Il piano rifiuti della Provincia doveva restare segreto, ma quest’estate è spuntato l’elenco completo con un’ottantina di siti ipotizzati per l’impianto, da realizzare entro la fine del 2021. Quasi uno su tre si trovano a ridosso dei luoghi leopardiani. Poi molti sono spariti e tra questi il comune di Treia, il paese del presidente dell’Amministrazione provinciale, alimentando ovviamente sospetti e polemiche.
“Se c’è un poeta italiano legato al suo territorio, questo è Leopardi”, ha dichiarato al Corriere la contessa Olimpia che discende dal fratello del poeta”. E ha aggiunto: “Qui non basta più la tutela del FAI: ci vuole un vincolo assoluto, bisogna farne un sito protetto dall’Unesco. Perché con quest’assurdità della discarica finiremo per attirarci gli strali del mondo”.
Un sito come “Amate Sponde”, intitolato idealmente a un altro grande poeta come Vincenzo Monti e alla sua “Bella Italia”, non può che aderire a questa richiesta e sostenere la campagna contro la discarica di Recanati. La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti corrispondono a un’esigenza sociale che va rispettata per la tutela dell’igiene e della salute collettiva. Ma la poesia, la memoria, l’ambiente e il paesaggio rappresentano un bene comune che va salvaguardato e non ammette deroghe.