Napoletano, 11 anni, studente di prima media: Gennaro Dragone è il più giovane “Alfiere della Repubblica” fra i 30 ragazzi nominati dal presidente Sergio Mattarella. Il riconoscimento gli è stato assegnato “per la tenacia e l’impegno civico con i quali si fa portavoce, nel suo quartiere, del progetto di comunità energetica e solidale, finalizzato a produrre e condividere energia pulita”.
Si tratta di un progetto finora unico nel Sud Italia: un impianto di pannelli solari, installato sul tetto della Fondazione “Famiglia di Maria” (nella foto sopra), servirà 40 famiglie del rione di San Giovanni a Teduccio nella periferia orientale di Napoli. E può rappresentare un modello di transizione energetica dal basso, capillare, spontanea.
Dopo aver convinto in prima battuta i suoi genitori, Gennaro ha “convertito” all’energia pulita gli abitanti del quartiere con il porta a porta. “Fate una cosa buona e risparmiate pure”, andava in giro predicando. La comunità ne ricaverà anche un guadagno da quanto prodotto in sovrappiù rispetto al consumo.
“Nonostante tutto sia pronto dalla primavera scorsa – ha raccontato, però, Antonio Aveiramo sul quotidiano Avvenire – la burocrazia tiene ancora bloccato l’avvio vero e proprio della comunità. Lungaggini che si aggiungono alle intimidazioni subite dalla Fondazione negli ultimi 12 mesi, segno che il progetto infastidisce anche la malavita locale”. Ma forse l’onorificenza assegnata al giovane Gennaro dal Capo dello Stato contribuirà ora a sbloccare la pratica.
