Si “prolunga” fino a Messina, oltre al completamento dell’Alta velocità Palermo-Catania per il quale sono stati già stanziati 3,4 miliardi di euro, l’intervento di FS per sviluppare la rete ferroviaria in Sicilia. Il Gruppo guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris ha avviato ora i lavori sulla tratta Taormina–Fiumefreddo, nell’ambito del potenziamento della Giampilieri-Fiumefreddo sulla linea tra Messina e Catania. Un tracciato complessivo di 43 chilometri a doppio binario, di cui 37 sotterranei, che richiederà un investimento di 2,253 miliardi di euro.
Il progetto s’inserisce negli interventi di realizzazione della nuova linea Palermo-Catania-Messina, per un costo complessivo di oltre 11 miliardi, con la previsione di creare almeno 7mila nuovi posti di lavoro, tra diretto e indotto. I lavori sul nuovo cantiere sono stati affidati al Raggruppamento temporaneo di imprese, che comprende Webuild (capofila) e Pizzarotti. La direzione dei lavori sarà seguita da Italferr, che, come RFI, fa parte del Polo Infrastrutture del Gruppo FS. Il completamento dei lavori tra Giampilieri e Fiumefreddo consentirà di incrementare il traffico merci su rotaia e di ridurre di 30 minuti il tempo di viaggio tra Messina e Catania, portandolo a 45 minuti.
“Questo potenziamento infrastrutturale – ha dichiarato l’AD Ferraris – offrirà sin da subito notevoli opportunità di crescita per il tessuto sociale ed economico del territorio, creando nuove opportunità di lavoro. Sarà un intervento di grande complessità ingegneristica, sia sulla tratta fra Taormina e Fiumefreddo, dove è prevista la costruzione della stazione interrata di Taormina e di un viadotto di circa 1 chilometro sulle gole dell’Alcantara, sia sull’altra, verso Giampilieri, dove le attività sono già iniziate lo scorso anno”.
La visita al cantiere, a cui hanno presenziato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini (nella foto sopra, con l’AD Ferrarisi), il presidente della Regione, Renato Schifani e il sindaco di Taormina, Mauro Bolognari – è stata anche l’occasione per presentare in Sicilia il progetto del Gruppo FS “Cantieri parlanti”, dedicato alle comunità locali più direttamente interessate. Un’operazione di trasparenza, oltre che di informazione, per illustrare – anche online – i vantaggi dell’opera e fornire dati aggiornati attraverso pannelli collocati all’interno dei cantieri. A disposizione del territorio, è stato installato un Iinfopoint a Messina, all’interno dell’atrio di Palazzo Zanca, per illustrare tutti gli investimenti ferroviari in Sicilia di RFI e Italferr. E un altro verrà realizzato alla stazione di Palermo Centrale.
Il collegamento Palermo-Catania-Messina è un’opera infrastrutturale strategica per lo sviluppo della rete in Sicilia a favore degli spostamenti di turisti e lavoratori. L’intervento è compreso nel corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo. Oltre a ridurre di 60 minuti il collegamento Palermo-Catania, lo sviluppo dell’infrastruttura permetterà di accrescere la frequenza e il numero di treni, sia passeggeri sia merci, consentendo la circolazione anche a quei convogli cargo a standard europeo con un peso e una lunghezza maggiore rispetto ai limiti massimi attuali.
In complesso, l’impegno del Polo Infrastrutture del Gruppo FS in Sicilia ammonta così a 21 miliardi di euro, destinati all’ammodernamento e al potenziamento infrastrutturale e tecnologico delle linee ferroviarie nella maggiore isola italiana (25.426,2 chilometri quadrati). Tra i progetti principali, sono previsti il ripristino e l’elettrificazione della linea Palermo-Trapani via Milo; il raddoppio della tratta Fiumetorto-Castelbuono sull’itinerario Messina-Palermo; il bypass di Augusta; la chiusura dell’anello ferroviario di Palermo, il nodo di Palermo e l’installazione della tecnologia ERTMS (European Rail Traffic Management System), per la gestione, il controllo e la protezione del traffico ferroviario con il segnalamento a bordo.