Carbon neutrality al 2040, è l’obiettivo che il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane si è posto per contribuire alla mitigazione del clima, anticipando gli obiettivi europei che prevedono il target di “zero emissioni” al 2050. Dieci anni prima rispetto alla tabella di marcia grazie all’accelerazione data dagli investimenti, contenuti nel nuovo piano industriale a 10 anni che aggiorna gli impegni del Gruppo, per lavorare su più fronti: da una parte, è fondamentale ridurre i consumi attraverso azioni di efficientamento energetico; dall’altro, è necessario aumentare i chilometri di linee elettrificate, utilizzando energia proveniente da fonti rinnovabili. Per gli impianti industriali, si tratta di autoprodurre energia pulita, proveniente da fotovoltaico e mini-ecolico per un valore di 2,6 terawattora, sfruttando – dove si può – spazi e siti ferroviari e stradali. Passa da qui la decarbonizzazione del mondo del trasporto ferroviario che, di per sé, è già il più sostenibile: sebbene i trasporti rappresentino il 27% delle emissioni di gas a effetto serra in Italia, le emissioni del settore ferroviario incidono infatti per uno 0,4% del totale (trasporto su strada 72%, mentre il trasporto marittimo e il trasporto aereo rappresentano rispettivamente una quota del 14% e del 13% delle emissioni).
I numeri del Rapporto di Sostenibilità 2021 appena pubblicato confermano che il percorso è stato già intrapreso: rispetto al 2020 e a fronte di una ripresa seppur parziale del traffico nel 2021, sono state risparmiare circa 30.000 tCO2 sui consumi per trazione ferroviaria. Il 2021 ha registrato una produzione di emissioni di CO2 di 2,06 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, inferiore al valore del 2020, nonostante l’incremento dei consumi e del traffico passeggeri e merci nel 2021. Ciò si deve al continuo rinnovo della flotta ferroviaria, con mezzi a più alta efficienza energetica, e al miglioramento del fattore di emissione nazionale del mix di generazione elettrica. Si è passati, inoltre, dal 37% del 2020 al 61% del 2021 nell’approvvigionamento di energia elettrica per usi diversi dalla trazione ferroviaria con garanzie di origine, ovvero prodotta da fonti rinnovabili certificate. Fino alla società del Polo Logistica, TX Logistik, che copre il 94% dei propri consumi di trazione ferroviaria ricorrendo a GO. La componente elettrica rappresenta la quota maggioritaria e pesa sui consumi totali, considerando le voci di trazione ferroviaria, illuminazione della rete stradale e altri usi, per circa il 70%.
L’impegno del Gruppo FS nell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili si evince anche dai consumi di biodiesel, introdotti nel 2020 e pari a circa 6,2 milioni di litri nel 2021; dai nuovi consumi di idrogeno, pari a circa 53 t nel 2021, entrambi impiegati per il trasporto pubblico locale, oltre all’autoconsumo da impianti fotovoltaici, pari a circa 4,6 GWh (circa il +58% rispetto all’anno precedente); e dall’autoconsumo di energia termica da solare termico, pari a circa 22 MWht nel 2021.
Queste misure partono dal presupposto che è necessario aumentare lo shift modale dal trasporto su gomma – sia di passeggeri che di merci – verso il ferro, che deve essere integrato con la strada per il primo e ultimo miglio. La forte spinta nella lotta al cambiamento climatico, confermata dal Green Deal Europeo e dal pacchetto “Fit for 55” (il piano dell’UE su clima ed energia), e l’accelerazione assicurata dai fondi del PNRR, rappresentano oggi opportunità da cogliere per ridisegnare la mobilità del futuro: una mobilità che sia sostenibile, con il trasporto ferroviario al centro dello sviluppo sostenibile del Paese.
ELETTRIFICAZIONE LINEA FERROVIARIA (conteggio emissioni)
Dei 5.155 GWh elettrici consumati, l’energia elettrica per trazione ferroviaria assorbe l’80% del totale. Buona parte dei treni, infatti, viaggia su rete elettrificata (oltre il 70% in Italia), con risvolti ambientali positivi dovuti alla possibilità di beneficiare della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili del mix energetico nazionale.
Oggi su 16.800 chilometri di rete, oltre 12mila risultano elettrificati. Grazie agli investimenti del Pnrr, che prevede 2,4 miliardi di euro per rendere la rete più green ed efficiente entro il 2026, l’asticella è destinata a salire all’83% con ulteriori 2.000 chilometri di rete elettrificata di cui 573 al Sud.
AUTOPRODUZIONE DI ENERGIA GREEN
Per contribuire alla transizione ecologica, il Gruppo FS punta a soddisfare almeno il 40% del proprio fabbisogno di energia elettrica servendosi di fonti rinnovabili. L’obiettivo è ridurre la CO2 di circa 7,5 milioni di tonnellate annue. Scelta che, nel segmento passeggeri, farebbe calare la CO2 di circa 2,8 milioni di tonnellate. Nel settore merci si punta a una riduzione di circa 2,9 milioni.
Nel corso del 2021, Trenitalia ha raddoppiato la produzione di energia a uso industriale da impianti fotovoltaici, realizzando tetti green sui fabbricati delle officine di Verona, Torino Smistamento e Firenze Osmannoro. Obiettivo di piano arrivare a coprire il 40% dei consumi del Gruppo e una produzione di 2,6 TWh, sfruttando 30 milioni di metri quadri di terreni, aree limitrofe alle ferrovie e aree stradali, ove consentito, per impianti fotovoltaico e di mini eolico.
TRENI ECOLOGICI
Il rinnovo della flotta con l’ingresso di treni di nuova generazione incide sull’abbattimento dei consumi energetici. Nel prossimo futuro entreranno in servizio 46 nuovi treni AV, 34 Intercity e 495 convogli regionali, più leggeri ed ecologici: il Frecciarossa 1000, più leggero dell’ETR 500 di circa 150 tonnellate, è riciclabile al 94%. Sui regionali Pop e Rock, che consumano il 30% in meno di energia rispetto ai precedenti treni, la possibilità di riciclo dei materiali sale al 97%. Il treno Blues, a tripla alimentazione (elettrica, diesel e batterie), consentirà una riduzione del 50% di carburante e una riduzione significativa del CO2 rispetto ai treni attuali. Le performance ambientali di questa nuova generazione di convogli, insieme a quelli del Frecciarossa 1000, sono state riconosciute anche dal mercato e hanno permesso l’emissione di un green bond nel 2021. L’emissione di green bond ha coinvolto anche il segmento del trasporto merci su ferro, destinando parte dei finanziamenti raccolti a carri e locomotori di ultima generazione, migliori in termini di efficienza e sostenibilità del servizio di trasporto.
TEMPO NUOVO E SOSTENIBILITA’, SPINTA SUI TALENTI
Nel corso del 2021, secondo il Rapporto di Sostenibilità, si è registrato un impulso alla valorizzazione dei talenti sia del personale interno sia delle nuove assunzioni che fanno attestare il numero di dipendenti a circa 82.000
Il valore di un ambiente di lavoro attrattivo e orientato alla ricerca di talenti è stato riconosciuto dal Potentialpark study, che ha confermato FS Italiane al primo posto, tra 60 aziende esaminate, nel ranking generale per la migliore esperienza di ricerca di lavoro online. Anche gli studenti hanno valutato il Gruppo FS Italiane tra i più attraenti potenziali datori di lavoro, ricevendo il titolo di Most Attractive Employers Italy nel segmento Passengers & Transportation by the Business students di Universum.
Un ulteriore successo è arrivato dal riconoscimento di FS Italiane come uno dei 20 brand più inclusivi in Italia. Il Gruppo è riuscito, infatti, a posizionarsi nella classifica del Diversity Brand Index, la ricerca curata da Diversity e dalla società di consulenza strategica Focus MGMT, per misurare la capacità delle imprese di sviluppare una cultura orientata all’inclusione e alla diversità.
SOSTENIBILITÀ E SOLIDARIETÀ
L’emergenza sociale indotta dalla pandemia da Coronavirus ha fatto crescere il numero di persone che si sono rivolte agli help center, strutture sociali che si trovano all’interno delle stazioni. A testimoniare l’enorme lavoro portato avanti nel corso degli anni sono i numeri relativi all’ultimo quinquennio di attività (2016-2020): oltre 107 mila i diversi utenti che si sono rivolti ai centri della rete per più di 2 milioni e 300mila interventi sociali effettuati (di cui quasi 2 milioni gli interventi di bassa soglia erogati – distribuzione di beni primari, cibo, vestiti o coperte, servizi igienico sanitari di base – e oltre 400mila gli interventi di supporto e orientamento sociale) grazie all’intenso lavoro quotidiano di migliaia di operatori e volontari che negli anni si sono alternati sui servizi.
FS PER LA CULTURA
Dopo la pandemia, nel corso del 2021, FS ha scelto come segnale di sostegno alla ripartenza del Paese di stringere importanti collaborazioni con le principali Fondazioni e realtà museali del Paese. Il Gruppo promuove e sostiene lo sviluppo culturale del Paese. È una vocazione naturale per un’azienda radicata da oltre un secolo nel tessuto civile, economico e sociale italiano e protagonista dello sviluppo infrastrutturale del Paese. FS Italiane, infatti, gioca un ruolo chiave nel rilancio del nostro Paese, nella modernizzazione e valorizzazione dei territori e delle bellezze italiane attraverso lo sviluppo dei principali assi ferroviari e stradali, la velocizzazione e l’ammodernamento della rete Alta Velocità e del trasporto regionale, fondamentale per la ripresa del turismo e per la creazione di un sistema di mobilità digitalizzato e sostenibile.