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RIAPRE A MANTOVA LA “CAMERA PICTA”

Era rimasta inaccessibile per tre anni, a causa del terremoto che nel 2012 aveva danneggiato la torre nord-est del Castello di San Giorgio. Si riapre al pubblico da oggi, 3 aprile, la celeberrima “Camera Picta” di Andrea Mantegna, detta anche Camera degli Sposi, nel Palazzo Ducale di Mantova. A fronte di tante prenotazioni già numerose, la visita potrà durare pochi minuti, ma è senz’altro un’occasione da non perdere per tornare indietro nel passato e ammirare da “sotto in su” questo capolavoro dell’arte rinascimentale, dipinto fra il 1467 e il 1474.

A dispetto del nome più comune che le è stato attribuito successivamente, la “Camera Picta” non è una stanza nuziale. Fu realizzata e adornata come un locale di alta rappresentanza della corte dei Gonzaga. Ma l’opera del Mantegna segnò ai suoi tempi una rivoluzione nella storia dell’arte, come primo esempio di una prospettiva verticale, affollato di putti, fanciulle sorridenti, un uomo di colore e un pavone blu.

Sullo sfondo, si può ammirare una veduta di Roma completamente immaginata e idealizzata dall’artista che non visitò mai la Città eterna. Tra le foglie di una finta colonna, spicca la testa dello stesso Mantegna, un autoritratto che “firma” il dipinto.

Negli ambienti del Castello, arricchiti da un nuovo allestimento, saranno esposti i pezzi della straordinaria collezione Romano Freddi (fino al 31 agosto). Si tratta di un ricco patrimonio di dipinti, bronzi, maioliche, armi e arredi che appartengono alla storia della corte mantovana. Biglietto d’ingresso a 12 euro per la visita completa (orari da martedì a domenica: 8,15-19,15 – lunedì chiuso – prenotazioni: www.ducalemantova.org)

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