Un innovativo centro culturale, dedicato alla transizione energetica, all’interno della centrale Enel “Alessandro Volta” di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo: il TECCC, Centro di Cultura e Conoscenza della Transizione Energetica, è stato presentato nella cittadina sulla costa della Maremma laziale dal Direttore Enel Italia Nicola Lanzetta e dal sindaco Sergio Caci alla presenza di Francesco Battistoni, Sottosegretario di Stato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Massimo Osanna, Direttore Generale Musei, Ministero della Cultura; e dall’architetta Patricia Viel.
Il progetto punta alla rigenerazione dell’area del sito, originariamente destinata a una centrale nucleare mai entrata in esercizio, attraverso la creazione di un vero e proprio distretto dell’innovazione, nel quale la narrazione del passato si intreccia con attività orientate al futuro. La creazione di uno spazio museale visitabile, oltre a spazi funzionali dedicati ad attività di formazione, rappresenta una straordinaria opportunità che permette di fondere insieme aspetti tecnici, economici, sociali ed ambientali. All’interno del TECCC, prenderà vita il Museo della transizione energetica, coprendo una superficie complessiva di oltre 5.000 metri quadrati. A questo, si aggiungono circa 15.000 mq di spazi espositivi all’interno di due strutture esistenti (dedicati a installazioni d’arte sul tema dell’energia, sale di esposizione divulgativa riguardanti il tema della transizione energetica) e una sala per eventi collegata a una terrazza panoramica.
Spiega l’architetta Patricia Viel, co-fondatrice dello Studio ACPV ARCHITECTS: “Il progetto prevede anche un percorso di visita sopraelevato che circonda l’area e immergerà il visitatore in un paesaggio che ben restituisce la complessità del sito, con l’obiettivo di valorizzare e rendere accessibili manufatti dallo straordinario valore storico e architettonico”.
“Poter raccontare passato e futuro dell’energia – commenta Nicola Lanzetta, Direttore Enel Italia – è particolarmente importante in un momento storico come questo, in cui la transizione energetica sta cambiando radicalmente l’intero settore, dalla produzione al trasporto fino al consumo, spingendo verso un modello più sostenibile: farlo all’interno della centrale di Montalto di Castro ha un valore anche simbolico e arricchisce ulteriormente il programma di valorizzazione del sito, che sarà il più grande dei nostri poli energetici integrati e multifunzionali in Italia. Grazie a uno spazio innovativo e aperto potremo coinvolgere anche i più giovani”.
Dichiara Sergio Caci, sindaco di Montalto Di Castro: “L’attività di un’amministrazione comunale è più efficace se al centro della sua azione politica pone lo sviluppo culturale”. E aggiunge: “Il progetto che oggi Enel presenta e che noi, ma mi sento di dire anche le future amministrazioni, sosteniamo, va esattamente in questa direzione. Recuperare uno spazio in disuso, di rilevanza storica per la narrazione energetica del paese per raccontare la transizione energetica creando un polo museale e di conoscenza mai realizzato prima”.
“Il progetto energetico integrato che nasce a Montalto di Castro – afferma il Sottosegretario Francesco Battistoni – è un’importante occasione di sviluppo e di crescita non solo per il Lazio, ma per tutta l’Italia. Ambiente e territorio cresceranno in sinergia fra loro, coniugando transizione energetica e sostenibilità andando a creare le basi programmatiche per un progresso non solo energetico, ma anche occupazionale e di sistema”.
Commenta infine Massimo Osanna, Direttore Generale Musei: “Si restituisce finalmente dignità a un pezzo di territorio di grande valore paesaggistico e storico: ci troviamo nel territorio di influenza di una delle maggiori città dell’Etruria, la città di Vulci, con le sue sterminate necropoli, localizzata tra i comuni di Canino e, appunto, Montalto di Castro. Si tratta di un’ottima notizia anche perché conferma ancora una volta che fare imprenditoria e creare valore culturale non sono concetti antitetici, tutt’altro, possono convivere nella comune vocazione di apportare benefici alle comunità di riferimento. Diamo dunque il benvenuto al nuovo Museo della Transizione Energetica all’interno del variegato e vivace mondo dei luoghi della cultura italiani, con l’auspicio di poterlo presto accogliere nel nostro Sistema Museale Nazionale”.
La centrale di Montalto di Castro è al centro di un importante sviluppo a partire dalle necessità del sistema elettrico e dalle opportunità create dalla transizione energetica. Un piano che vedrà la realizzazione di un nuovo polo energetico integrato tra iniziative nel settore energetico, sviluppate da Enel, e nuove soluzioni imprenditoriali sviluppate da terzi. L’iniziativa rientra nel più ampio impegno del Gruppo per un nuovo sviluppo dei siti dei propri impianti, secondo una strategia che pone come priorità la valorizzazione delle strutture esistenti e l’integrazione con nuovi impianti di produzione rinnovabile e sistemi di accumulo, combinati con nuovi progetti imprenditoriali in ambiti differenti.
Nel sito sono in corso le demolizioni dei gruppi a olio già dismessi. Enel ha avviato l’iter autorizzativo per realizzare nel sito un nuovo impianto fotovoltaico su una superficie di circa 20 ettari, per una potenza di circa 10 MW. Altre aree in fase di sviluppo (6 ettari) saranno destinate a ospitare sistemi di accumulo di energia per circa 245 MW, fornendo così un ulteriore contributo all’utilizzo delle energie rinnovabili e alla stabilità del sistema elettrico: anche in questo caso sono già in corso gli iter autorizzativi.
In linea con le indicazioni del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e per favorire l’uscita dell’Italia dal carbone, all’interno della centrale “Alessandro Volta” resteranno attivi impianti turbogas rinnovati e resi più efficienti. Il nuovo sviluppo del sito è aperto anche a progettualità esterne: un’area non più utilizzata per produrre energia è stata affittata a un’impresa del viterbese che avvierà una propria produzione di tracker solari, generando occupazione e valore a livello locale. Sono in fase di studio ulteriori soluzioni, attualmente oggetto di dialogo con le istituzioni, che permetteranno di valorizzare asset e strutture esistenti garantendo ricadute positive per il territorio: tra queste, un innovativo progetto di serra idroponica, per il quale sono in corso analisi di fattibilità tecnico-economiche e che potrà beneficiare delle aree e di parte delle strutture esistenti.
A questi link, i rendering realizzati dallo Studio ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel
Immagini: https://cloud.citterio-viel.com/index.php/s/QSniLrQFMDGxkeA
Video: https://cloud.citterio-viel.com/index.php/s/JL6qTAQEksMnqzy