Ha raccolto già più di 1.400 firme, in dieci giorni, la sottoscrizione per salvare lo stadio di San Siro. Bisognava raccogliere almeno mille, entro il prossimo 5 marzo, per ottenere il referendum cittadino che potrebbe annullare le delibera con cui il 5 novembre 2021 il Comune di Milano ha attribuito un “interesse pubblico” al progetto immobiliare degli attuali proprietari di Inter e Milan, rispettivamente un fondo americano e un gruppo cinese. Il loro obiettivo è quello di abbattere lo storico stadio, per costruire su quell’area nuovi grattacieli destinati a ospitare uffici e centri commerciali, in modo da risanare con questa speculazione sportiva i bilanci disastrati delle due società sportive e poi vendere magari le due squadre. Oltre che ai banchetti allestiti in piazza della Scala, si può firmare anche online sulla piattaforma: https://referendumxsansiro.it/firma
Inaugurato nel 1926 e intitolato oggi a Giuseppe Mezza, considerato il più grande giocatore italiano di tutti i tempi, lo stadio è soprannominato da sempre “la Scala del calcio” proprio perché, insieme al Teatro e al Duomo, rappresenta una delle icone della città. Ad assistere i due club che si sono costituite in giudizio davanti al Tribunale amministrativo regionale contro il ricorso, è l’ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris: fu il suo ufficio a trasformare quella di San Siro da area di “servizio sportivo” ad area edificabile. Ma poi l’operazione è andata in porto sotto la giunta dell’attuale sindaco, Giuseppe Sala.
A fare da regista del progetto, è stato il presidente del Milan Paolo Scaroni, già amministratore delegato di Enel ed Eni. “Costruire un nuovo stadio verde e sostenibile è fondamentale”, dichiara il suo vice Ivan Grazidis. Si dà il caso, però, che la colata di cemento per realizzare i grattacieli ridurrebbe gli spazi verdi dai 5,5 ettari attuali ad appena 2,6 del nuovo progetto.
Con una capienza complessiva di circa 80mila spettatori, San Siro è senz’altro lo stadio di calcio più famoso d’Italia. Basti dire che ha ospitato finora 45 partite della Nazionale, alle spalle dell’Olimpico di Roma. Ma sono stati soprattutto i trionfi di Inter e Milan a renderlo celebre e particolarmente caro ai milanesi.
Nel 2009, il quotidiano inglese The Times l’ha definito il secondo stadio più bello del mondo, dietro il Westfalenstadion di Dortmund e prima dell’Anfield di Liverpool. “La prima volta che vedi lo stadio Giuseppe Meazza – ha scritto l’inviato del giornale di Londra – è impossibile non avere un sussulto. Quando è illuminato, sembra un’astronave atterrata nella periferia milanese”.
Ma, a parte la fama sportiva dello stadio, San Siro è anche un quartiere residenziale di pregio. E perciò, un intervento edilizio di queste dimensioni rischia di alterare l’assetto urbanistico della zona e dell’intera città. Tanto più che il nuovo stadio dovrebbe sorgere, al posto del Meazza, su terreni di proprietà comunale.