Il Gruppo Enel è stato inserito nella prestigiosa “A” List per la lotta al cambiamento climatico secondo il Carbon Disclosure Project (CDP), l’organizzazione ambientale globale non-profit che offre la più importante piattaforma per monitorare le performance aziendali nella lotta al cambiamento climatico. L’azienda ha ottenuto, inoltre, una posizione di leadership nella lista CDP Water con un punteggio di A- per i risultati conseguiti nella gestione dei rischi e delle opportunità legati all’acqua. Inoltre, la controllata spagnola di Enel, Endesa, si è classificata al livello di leadership sia nel CDP Climate che nel CDP Water, con un punteggio A-, mentre Enel Chile ed Enel Américas hanno ottenuto entrambi un punteggio B per il CDP Climate per la loro prima partecipazione alla classifica.
“La nostra inclusione nella Climate A List di CDP – dichiara Francesco Starace, Amministratore delegato e Direttore generale di Enel (nella foto sotto) – è un altro importante riconoscimento del continuo impegno dell’azienda nella lotta al cambiamento climatico, una delle sfide più urgenti che la società globale deve affrontare e che richiede un’azione seria da parte di tutti e misure rapide da parte delle aziende”. E aggiunge: “I passi che il Gruppo ha intrapreso per affrontare il cambiamento climatico sono parte integrante della strategia aziendale di Enel, come evidenziato dalla nostra capacità di anticipare il nostro obiettivo di Net Zero entro il 2040 e dall’attenzione che il Gruppo rivolge alla crescita delle energie rinnovabili e alla promozione dell’elettrificazione. Stiamo accelerando la crescita in tutta la nostra attività aziendale, garantendo valore ai nostri clienti che sono al centro della strategia del Gruppo”.
Il modello di governance climatica dell’Enel e il suo approccio alla gestione dei rischi e delle opportunità dei cambiamenti climatici, insieme alle azioni messe in atto in tutto il mondo per ridurre le emissioni di gas serra (GHG) accelerando le energie rinnovabili e abbandonando gradualmente il carbone, sono state alcune delle best practice riconosciute da CDP. Il Gruppo guidato da Starace, come Amate Sponde ha già riferito, ha recentemente anticipato di 10 anni, dal 2050 al 2040, il proprio impegno di Net Zero, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette. Questo ambizioso traguardo sarà raggiunto dismettendo gradualmente tutte le centrali elettriche a carbone entro il 2027 e le centrali elettriche a gas entro il 2040, insieme all’uscita dal mercato della vendita di gas attraverso la promozione dell’elettrificazione, senza ricorrere ad alcuna misura di compensazione, come la tecnologia di rimozione del carbonio o soluzioni nature-based. Tra il 2021 e il 2030, inoltre, il Gruppo prevede di investire direttamente, attraverso il modello di business di Ownership, circa 70 miliardi di euro e raggiungere circa 129 GW di capacità rinnovabile installata consolidata entro il 2030, portando a una riduzione dell’80% delle proprie emissioni dirette di gas serra (Scope 1) entro il 2030 rispetto al 2017, come certificato dalla Science Based Targets Initiative secondo un percorso di 1,5˚C.
La leadership globale di Enel nel campo della sostenibilità è testimoniata a livello mondiale dalla sua presenza in diversi altri importanti indici della sostenibilità e classifiche. Il Gruppo attira perciò l’interesse degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI), le cui partecipazioni nella società sono in costante crescita, e rappresentano ad oggi circa il 14,6% del capitale sociale di Enel, pari a quasi il doppio rispetto ai livelli del 2014.
Un esempio dell’impegno di Enel nella lotta al cambiamento climatico e nella transizione verso un sistema energetico a zero emissioni, riconosciuto da CDP, emerge nella vision e nel piano di elettrificazione 2030 del Gruppo per la Sardegna, disponibile a questo link:
https://www.enel.com/it/azienda/storie/articles/2021/09/piano-futuro-green-sardegna