Un milione e mezzo di euro per sostenere le Diocesi nella lotta alla povertà. Intesa Sanpaolo e la Caritas Italiana hanno rinnovato l’accordo “Aiutare chi aiuta: un sostegno alle nuove fragilità” 2021/2022 che mette a disposizione nuove risorse finalizzate all’avvio di progetti su tutto il territorio nazionale, per contenere i bisogni sociali. In questa nuova edizione, viene individuato come ambito di intervento l’inclusione della popolazione anziana, una fra le categorie sociali che ha maggiormente risentito della crisi pandemica, con grave peggioramento delle condizioni di vita e di salute a causa dell’isolamento e del distanziamento sociale.
Obiettivo principale di questa importante azione programmatica a contrasto delle disuguaglianze nel Paese è quello di rispondere ai bisogni più urgenti, sviluppando azioni progettuali innovative per ridurre l’istituzionalizzazione degli anziani fragili e attivare reti virtuose di solidarietà e di prossimità. Nell’ambito di “Aiutare chi aiuta” verranno sostenute iniziative concrete volte a costruire, intorno all’anziano, un nuovo modello di assistenza: dalla presa in carico integrale della persona, passando per l’offerta di pasti e farmaci, fino all’accompagnamento ai servizi sanitari, alle nuove forme di residenzialità, accoglienza e cura, come per esempio il co-housing. Una Cabina di regia composta da entrambi i partner valuta e monitora le iniziative rispondenti ai criteri individuati nell’accordo.
Elena Jacobs, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo, dichiara: “Dopo gli importanti risultati raggiunti con la prima edizione di “Aiutare chi aiuta”, rinnoviamo il nostro impegno al fianco di Caritas Italiana. Questo nuovo intervento si rivolge a una fascia di popolazione fragile, il cui sostegno richiede forme innovative e sostenibili di supporto sociale. Intesa Sanpaolo è in prima linea anche su questo fronte, per promuovere l’inclusione della popolazione anziana attraverso nuovi percorsi di assistenza continuativa, in linea con uno degli obiettivi principali della Missione Inclusione e Coesione Sociale del PNRR, a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici di infrastrutturazione sociale e sanitaria del Paese”.
“Le comunità cristiane – sottolinea don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana – sono state sollecitate da papa Francesco ad assumere con responsabilità il tema della cura degli anziani, intesa non solo come assistenza materiale, ma come riconoscimento e riscoperta, in un mondo atomizzato, del loro ruolo all’interno dei processi di costruzione della memoria collettiva e delle identità individuali. Questa fase è la più propizia per affrontare oltre l’emergenza la situazione degli anziani nelle nostre città e nei nostri quartieri, che, con l’esplosione della pandemia, è balzata agli onori della cronaca”.
Grazie alla prima edizione di “Aiutare chi Aiuta: un sostegno alle nuove fragilità”, nel 2020 sono state sostenute 22 iniziative in tutta Italia, offrendo a persone in stato di bisogno beni e aiuti materiali, casa e accoglienza, sostegno nella ricerca di lavoro e nell’avviamento di nuove imprese, con particolare attenzione alle aree più periferiche, dove le fragilità emergono con maggiore evidenza.