IL NUCLEARE “PULITO”? E’ SOLO FANTASCIENZA

IL NUCLEARE “PULITO”? E’ SOLO FANTASCIENZA

Ha provocato un vespaio di reazioni e di polemiche la sortita del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a favore di un ritorno all’energia nucleare, seppure in versione “verde” o pulita. Per ammissione generale, si tratta di una prospettiva a lungo termine, non meno di 30-40 anni, rimessa allo studio e all’evoluzione di nuove tecnologie. Tanto che lo stesso ministro è stato costretto a fare marcia indietro, riconoscendo che è un’ipotesi proiettata nel futuro. Ma il rischio è che queste “fughe in avanti” possano ostacolare o rallentare proprio quella “transizione” che Cingolani dovrebbe guidare e accelerare nel suo incarico governativo.

roberto-cingolani

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani

A suscitare le critiche maggiori, è stato l’inopportuno riferimento ai cosiddetti “ambientalisti radical-chic”, come se fossero i nemici più pericolosi della conversione ecologica. La verità è che, senza un certo estremismo ecologista, oggi non si parlerebbe neppure di riscaldamento globale e di variazioni climatiche. E infatti, nei giorni scorsi è intervenuto lo stesso presidente del Consiglio, Mario Draghi, per avvertire che “non c’è tempo da perdere” e che il nostro pianeta “rischia conseguenze catastrofiche”.

In attesa del fantomatico “nucleare pulito”, o di quarta generazione, è necessario proseguire dunque nello sviluppo delle fonti rinnovabili, ricavate dalla natura: sole, vento e magari “idrogeno verde”. E ciò anche per rispettare le direttive europee che prevedono di ridurre del 50% le emissioni di gas nocivi entro il 2030 e la “decarbonizzazione” completa entro il 2050. Da qui ad allora, se effettivamente la scienza individuerà altre forme di energia nucleare, ci sarà eventualmente tempo e modo di riparlarne.

Va segnalato, in questa direzione, l’intervento di Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Enel, che in un recente intervento a un convegno dei Cavalieri del Lavoro ha definito “fantascienza” un prossimo ritorno al nucleare. “Bisogna fare presto”, ha avvertito Starace. E ha aggiunto: “Nel prossimo decennio il sistema energetico mondiale sarà elettrificato: l’energia elettrica entrerà come fonte primaria in tutti i settori industriali, spiazzando l’suo dei combustibili fossili”. A suo parere, da ingegnere nucleare e capo azienda, “l’energia da fonti rinnovabili si moltiplicherà per quattro volte e diventerà dominante”.

enel-starace

L’ad e direttore generale di Enel, Francesco Starace

Senza entrare in polemica aperta con Cingolani, che ha dato forfait al convegno sottraendosi a un confronto diretto, il Ceo dell’Enel ha spiegato: “Io e il ministro della Transizione ecologica diciamo la stessa cosa. C’è tanto da studiare, ma poco da fare. Per i prossimi dieci anni, la realtà è che abbiamo di fronte solo rinnovabili e batterie. Il resto è fantascienza o storia”.

rifiuti-radioattivi

Nel corso del convegno dei Cavalieri del Lavoro, lo stesso presidente dell’associazione Maurizio Sella, 78 anni, banchiere di lungo corso, ha dichiarato con orgoglio di essere diventato “da due anni missionario dell’ambiente”. E ha raccontato pubblicamente di aver installato i pannelli fotovoltaici nella sua abitazione e di aver cambiato l’auto diesel con una elettrica. Nel frattempo, il ministro Cingolani e tutto il governo farebbero bene a occuparsi dei rifiuti radioattivi prodotti dalle nostre vecchie centrali nucleari, chiuse per limiti d’età: a distanza di trent’anni dal referendum abrogativo del 1987, le scorie sono ancora in attesa di essere “sepolte” in un deposito nazionale.

 

 

 

 

 

 

Share this: