Se il 71% del globo terrestre è fatto di acqua, salata o salmastra; e se il corpo umano è composto in media per il 70% da acqua, vuol dire in pratica che la nostra vita e la nostra sopravvivenza dipendono principalmente da questo elemento naturale. Ecco allora che la Giornata mondiale dell’Acqua, celebrata il 22 marzo in tutto il mondo, ha assunto quest’anno un valore e un significato fondamentale per ciascuno di noi come individui e come collettività. In piena pandemia da coronavirus, questa ricorrenza ha rappresentato anche sul piano simbolico una sfida al Covid-19, alla sua minaccia di morte e di sofferenza.
È perciò che la Giornata mondiale 2021 è diventata un’occasione di confronto sulla crisi globale dell’acqua e sugli impatti climatici e ambientali che dobbiamo fronteggiare. Non a caso The Lancet, l’autorevole rivista medico-scientifica fondata nel 1823 dall’inglese Thomas Wakley, ha sostenuto in una recente inchiesta che la maggiore “rivoluzione sanitaria”, in termini di numero di vite umane salvate nella storia fino ai nostri giorni, sia la gestione sicura dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari. Questa viene considerata addirittura più rilevante dell’invenzione degli antibiotici, dei vaccini e della stessa scoperta del genoma – che ci consente oggi di identificare i virus e studiare le cure.
L’obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 6, dunque, è quello di assicurare acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030: un traguardo indispensabile per ridurre o eliminare le disuguaglianze socio-economiche e garantire la dignità di tutti gli esseri umani. E come per l’energia, il primo passo è quello di ridurre gli sprechi e i consumi. Sprechi delle attuali infrastrutture che in Italia “trasportano” l’acqua, arrivando addirittura al 30% di dispersione sulle reti. Consumi individuali quotidiani, domestici ed extra domestici, che dipendono dalla nostra maggiore o minore attenzione a non lasciare i rubinetti inutilmente aperti, a fare la doccia piuttosto che il bagno, a risparmiare in cucina e nelle altre esigenze casalinghe.
Ma proprio perché si tratta di un’emergenza globale l’Oxfam Italia ha lanciato una campagna internazionale dal 7 al 28 marzo, all’insegna dello slogan “Dona acqua, salva una vita”. Chi voglia partecipare, può donare 2 euro da telefono mobile e 5-10 euro da telefono fisso chiamando questo numero: 45584.
“Valorizzare l’acqua” è stato il tema centrale della Giornata di quest’anno. Il suo valore, infatti, è superiore al suo prezzo: l’acqua ha un valore enorme e complesso da un punto di vista familiare, alimentare e culturale, per la salute, per l’istruzione e per la salvaguardia dell’integrità del nostro ambiente naturale. Si tratta di raggiungere e favorire una maggiore consapevolezza del valore “multidimensionale” dell’acqua: se trascuriamo uno di questi valori, non saremo in grado di salvaguardare questa risorsa naturale – limitata e insostituibile – a beneficio di tutti. Un “bene comune”, va ricordato, per il quale nel referendum di dieci anni fa (12 e 13 giugno 2011) ben 26 milioni di cittadini italiani si pronunciarono a favore dell’acqua pubblica e non più fonte di profitto (nella foto sotto, un’antica fontana di acqua pubblica nel centro di Lisbona, capitale del Portogallo)
Per ottenere risultati futuri, e assicurare l’acqua come bene primario anche ai nostri posteri, il sito di orizzontescuola.it suggerisce questo semplice “vademecum” per sensibilizzare giovani e adulti a evitare gli sprechi:
- Chiudi il rubinetto mentre ti insaponi i capelli.
- Per lavarti i denti usa un bicchiere oppure non lasciarlo aperto mentre li strofini.
- Fai una doccia (breve!) anziché il bagno.
- Per lavare frutta e verdura usa una bacinella e non l’acqua corrente e con l’acqua di lavaggio raccolta innaffia le piante.
- Lavati le mani insaponandole a secco e sciacquale solo dopo averle strofinate.
- Usa, se disponibile, lo scarico d’acqua minore e non quello maggiore nel wc.
- Assicurati di chiudere bene i rubinetti, soprattutto durante la notte o se ci si assenta per lunghi periodi.
- Metti qualche bottiglia di acqua in frigo, invece di tenere i rubinetti aperti finché diventa fredda.
- Non aprire i rubinetti alla massima potenza.
- Fai funzionare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico.
- Non gettare nel water cotone, bastoncini per l’igiene delle orecchie o altri oggetti per non rendere più difficile la depurazione dell’acqua.