ORA IL MOSE FUNZIONA TENSIONI IN LAGUNA

ORA IL MOSE FUNZIONA TENSIONI IN LAGUNA

Per la terza volta e per il secondo giorno consecutivo, dopo il “debutto” del 3 ottobre e la replica di giovedì 15, il MOSE ha funzionato impedendo che l’acqua alta allagasse Venezia. Il “Modulo sperimentale elettromeccanico”, costituito da una sistema di dighe mobili formato a sua volte da 78 cassoni gialli di acciaio (nella foto), ha bloccato l’alta marea all’ingresso delle tre bocche di porto che collegano la Laguna al mare Adriatico. E dopo la “prima” con lo scirocco che aveva portato il livello dell’acqua fino a 132 centimetri, la barriera meccanica ha resistito anche alla bora che soffiava con raffiche di vento a 70/80 chilometri all’ora.

Il merito è di due donne alle quali la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, ha affidato la gestione del MOSE: Elisabetta Spitz, nominata commissario “sblocca cantieri”; Cinzia Zincone, provveditore alle opere pubbliche. Entrambe hanno assunto la carica poche settimane dopo la tragica “acqua granda” del 12 novembre 2019 e sono riuscite ad accelerare i lavori per mettere finalmente in funzione le dighe mobili. Iniziati nel 2003, furono interrotti nel 2014 a causa delle indagini giudiziarie che hanno rivelato spese folli e appetiti famelici. Finora il MOSE è costato 4,5 miliardi di euro, non è ancora terminato e funziona solo in casi di emergenza. Ma il cantiere dovrebbe chiudere a dicembre dell’anno prossimo, con una spesa prevista intorno ai 6 miliardi.

Nel frattempo, però, la tempesta s’è spostata sul piano istituzionale e della governance. Alla vigilia della conversione in legge del il Decreto Agosto, che ha formalizzato la creazione dell’Agenzia per Venezia, si è dimesso Giuseppe Fiengo, avvocato dello Stato, uno dei due commissari che hanno risanato il Consorzio Venezia Nuova, portandolo fuori dal giro della malversazione e realizzando il MOSE nelle condizioni attuali. Mentre resiste ancora l’altro commissario, Francesco Ossola, ingegnere.

Soddisfatto, invece, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: “Abbiamo dimostrato per la seconda volta che il MOSE funziona”, ha dichiarato dopo il bis della barriera mobile. E intanto, il Comune ha riconquistato la competenza sui rii interni al centro storico. Ora l’attenzione si sposta sul porto, chiamando in causa il commissario Pino Musolino, con al centro la questione dei lavoratori portuali e delle grandi navi da crociera che attraversano la Laguna, mettendone a rischio la sicurezza.

 

 

 

 

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