Nell’ambito dei 100 milioni di euro messi a disposizione della sanità italiana da Intesa Sanpaolo, tramite il Commissario Straordinario e la Protezione Civile, 5 milioni sono stati destinati dalla Banca all’Ospedale ASST degli Spedali Civili di Brescia (nella foto il checkpoint sanitario), per l’acquisizione di apparecchiature e attrezzature necessarie alla cura dei pazienti Covid-19. L’importo contribuisce inoltre all’avvio del progetto internazionale “Birth against Covid” finalizzato alla creazione di nuovi protocolli, test, training e proposte diagnostiche e terapeutiche relative all’epidemia che consentiranno importanti miglioramenti nella lotta al Coronavirus. Il Gruppo guidato dal Ceo e Consigliere delegato Carlo Messina si dichiara pienamente disponibile a sostenere così la rinascita di Brescia, mentre sta considerando con il Comune e la Diocesi un programma concreto di interventi sul territorio a favore delle fasce deboli e per il rilancio economico della città, avvalendosi anche dello strumento innovativo dei prestiti di impatto.
“Brescia – ha dichiarato Messina – è una delle città più colpite da quella che si è rivelata essere un’emergenza sanitaria senza precedenti. Mettere a disposizione la nostra solidità significa tradurre i risultati finanziari in interventi concreti in campo sanitario, sociale ed economico, come avviene per altri territori dove è presente Intesa Sanpaolo. Aiutare Brescia significa aiutare il cuore dell’Italia più produttiva e operosa e la Banca, anche in virtù dei rapporti che la legano alla città, vuole rendersi utile collaborando con il Comune e con la Diocesi in un programma che vada davvero a beneficio di chi ne ha bisogno”.
Intesa Sanpaolo ha inoltre messo a disposizione del progetto #aiutiAMObrescia, promosso dal Giornale di Brescia in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bresciana onlus, la piattaforma forfunding.it attraverso cui si possono disporre donazioni per l’acquisto di apparecchiature di ventilazione assistita e presidi sanitari a favore degli ospedali bresciani e che ha già raccolto 240 mila euro. In questa prospettiva, lo stesso Istituto è impegnato a sostenere la sanità locale con ulteriori interventi.
La Banca ha già inserito Brescia in molti dei suoi programmi benefici. Nel quadro della sua collaborazione quadriennale con la Fondazione Banco Alimentare, nel 2019 sono recuperati 12 mila chili di alimenti, per la distribuzione di 25 mila pasti a 16 mila assistiti attraverso 83 strutture caritatevoli. La Banca sostiene inoltre il progetto Siticibo, finalizzato al recupero quotidiano delle eccedenze di cibo cotto e fresco, ma non servito, proveniente dalla ristorazione organizzata (hotel, mense aziendali, refettori scolastici, alberghi, ristoranti) e dai punti vendita della grande distribuzione. Questo viene immediatamente ripartito con il recupero di ulteriori 2.600 chili di alimenti, assegnando 17.400 porzioni a 5.500 assistiti. A tutto ciò s’aggiunge una partnership quadriennale dell’Istituto con la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus che nel febbraio scorso, durante l’annuale Giornata di Raccolta dei Farmaci, ha consentito di radunare in 100 farmacie bresciane 11.400 medicinali destinati a 4.200 persone malate che non potevano permettersi di acquistarli. In collaborazione con il Gruppo Calzedonia, 4.000 indumenti intimi sono stati donati poi a pazienti ricoverati che non potevano riceverli dalle proprie famiglie a causa della quarantena.
Con le attività già svolte e con quelle in via di definizione, Intesa Sanpaolo intende dimostrare in modo concreto il suo sostegno al territorio di Brescia, rimanendo vicina alla comunità locale per affrontare e risolvere insieme l’emergenza. Questo impegno rientra nel vasto programma di aiuti che ha visto il Gruppo come uno dei più grandi donatori in Europa e il maggiore in Italia, in virtù della sua solidità e della sua forza a livello nazionale, a beneficio dei territori su cui la Banca è presente.