Occorreranno oltre due anni di lavori per mettere in sicurezza e riaprire la celebre Via dell’Amore, il sentiero panoramico scavato nella parete rocciosa del Parco nazionale delle Cinque Terre. E finalmente, nei primi mesi del 2023 i visitatori italiani e stranieri potranno tornare a passeggiare a strapiombo sul mare in questo scenario romantico e suggestivo, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità.
Con il via libera della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio, il progetto di fattibilità tecnico-economica – finanziato con due milioni di euro dalla Regione Liguria – è stato presentato nei giorni scorsi a Riomaggiore. Si tratta del tassello fondamentale per installare il cantiere entro il prossimo anno e procedere con il calendario dei lavori fino alla definitiva riapertura.
È previsto il prolungamento della galleria paramassi esistente in direzione di Riomaggiore per oltre 80 metri. Sarà necessario perciò rimuovere quasi tremila metri cubi di massi e inoltre posare circa 20mila metri quadrati di rete in acciaio aderente ai versanti, con circa 40 chilometri di bullonature per bloccare porzioni di roccia instabili. Seguiranno infine il ripristino del sedime del sentiero, le sistemazioni ambientali e l’installazione di un sistema di monitoraggio.
Ai fondi regionali, si aggiungeranno i tre milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente. Altri sette milioni provengono dal Fondo per la coesione e lo sviluppo che, insieme ai Fondi strutturali europei, rappresenta lo strumento finanziario principale per la rimozione degli squilibri economici e sociali sul territorio. La riapertura del celebre sentiero 592-1, chiuso da sette anni per motivi di sicurezza in seguito alla frana del settembre 2012, potrà dare così un nuovo impulso al turismo al Parco nazionale e a tutta la Liguria.
“Restituire la Via dell’Amore alle Cinque Terre – afferma la presidente del Parco, Donatella Bianchi – è una priorità di tutte le istituzioni del territorio. È un primo importantissimo segnale per le comunità e per tutti coloro che amano le Cinque Terre in tutto il mondo. L’obiettivo finale è quello di intervenire per riaprire anche altri sentieri, soprattutto di quelli dimenticati”.