IL CAPOLAVORO DI BALLA IN MOSTRA A MILANO

IL CAPOLAVORO DI BALLA IN MOSTRA A MILANO

Il capolavoro di Giacomo Balla, “Genio futurista”, è in mostra per la prima volta a Milano alle Gallerie d’Italia, dal 9 aprile al 12 maggio (piazza della Scala, 6), uno dei tre musei – insieme a quelli di Vicenza e Napoli – in cui sono raccolte le opere della collezione di Intesa Sanpaolo. Questo olio su tela d’arazzo, appartenente alla collezione Biagiotti, venne esposto nel padiglione delle arti decorative dell’Esposizione di Parigi del 1925 e fu considerato, sia dalla critica sia dallo stesso artista, l’opera cardine della sua partecipazione: la sua presenza è considerata infatti altamente simbolica per l’origine e gli sviluppi dell’Art Déco.

La mostra parigina sancì la larghissima e ormai capillare diffusione internazionale delle idee dei futuristi che, interpretando le teorie di Filippo Tommaso Marinetti, avevano operato già nel decennio precedente una vera e propria rivoluzione in campo ideologico e artistico, dando voce allo slancio che aprì la strada alle avanguardie internazionali. Il mito della velocità e del dinamismo si legò, in quell’epoca, a un nuovo concetto di arte, che i futuristi intendevano non più come semplice rappresentazione, ma come azione concreta sul mondo che si traduce in un inno alla modernità, al progresso e alle macchine, e incarna la visione ottimista e progressista di inizio secolo. L’arazzo venne poi nuovamente esposto alla mostra degli Amatori e Cultori di Roma nel 1928, in posizione dominante al centro di una parete nella grande sala antologica dedicata al lavoro di Giacomo Balla, in cui l’artista presentò una selezione delle opere più importanti della sua carriera, a partire dal divisionismo di inizio secolo.

Da questa figura astratta solo vagamente antropomorfa (il Genio Futurista, in fondo autoritratto dello stesso Balla) si irradiano forme-rumore che condensano le diverse esperienze pittoriche futuriste dell’artista in una sorta di summa artistica: dalle forme acute “motorumoriste” ai volumi astratti di Feu d’Artifice (1916-1917), dal tricolorismo patriottico di Forme-grido Viva l’Italia (1915) alle rappresentazioni teoriche e teosofiche sulla “quarta dimensione” di Trasformazioni forme-spiriti (1918) e di Pessimismo contro Ottimismo (1923), ai triangoli intersecati delle Compenetrazioni iridescenti (1912-13).

Genio futurista è la rappresentazione precisa e riassuntiva di un processo geniale che porta l’artista alla conoscenza dei rapporti dinamici dell’universo, e alla loro rappresentazione come forme e colori puri: avanguardia non solo di forme, ma anche e soprattutto di intuizioni intellettualidi dimensioni che superano il visibile e danno corpo all’invisibile, come lo stesso Balla affermava nel Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo (1915).

INFORMAZIONI

Dove
Gallerie d’Italia
Piazza della Scala 6
Milano

Periodo
Dal 9 aprile al 12 maggio 2019.

Orari
Da martedì a domenica dalle 9:30 alle 19:30.
Giovedì dalle 9:30 alle 22:30.
Chiuso il lunedì.
Ultimo ingresso: un’ora prima della chiusura.

Ingresso
Biglietto congiunto valido per le mostre e le collezioni permanenti acquistabile direttamente in biglietteria:
– intero: 5,00 € (disponibile anche su TicketOne​)
– ridotto: 3,00 €
– gratuito: ogni prima domenica del mese.
Per scoprire tutte le riduzioni e gratuità ti invitiamo a leggere i dettagli nella pagina Informazioni.​

Informazioni e prenotazioni
Email: i​nfo@gallerieditalia.com
Numero verde: 800.167619

Giacomo Balla, G​enio Futurista​, 1925, olio su tela d’arazzo, cm 279 x 381. Guidonia (Roma), Collezione Biagiotti.
© Giacomo Balla by SIAE 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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