TRE TAPPE D’ARTE CON INTESA SANPAOLO

TRE TAPPE D’ARTE CON INTESA SANPAOLO

Milano, piazza della Scala; Vicenza, Gallerie d’Italia Palazzo Leoni Montanari e Palazzo Chiericati; Napoli, Palazzo Zevallos Stigliano: variano dall’arte contemporanea a quella classica le tre tappe proposte da Intesa Sanpaolo in tutt’Italia. Un tour ideale fra produzione antica e moderna, in un caleidoscopio di opere, forme e colori particolarmente interessante e suggestivo.

MILANO – Fondazione Fiera Milano presenta per la prima volta al pubblico, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia, una selezione di opere provenienti dalla propria collezione che, a partire dal 2012, è stata costituita attraverso acquisizioni realizzate nel contesto di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. Ogni anno una diversa giuria composta da direttori e curatori di musei internazionali è invitata a selezionare opere d’arte presenti in Fiera con l’obiettivo di incrementare la collezione di Fondazione Fiera Milano.

La mostra Prospettiva Arte Contemporanea restituisce uno spaccato della ricerca artistica italiana e internazionale attraverso le opere di artisti appartenenti a più generazioni e attivi dalla seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.
Portavoce di linguaggi artistici differenti, le 43 opere appartengono alla pittura così come alla scultura, al film, alla fotografia, al disegno e all’installazione, e insieme costruiscono un percorso attraversato da temi quali il rapporto tra l’immaginario naturale e quello culturale, i meccanismi della visione e della rappresentazione, la tensione tra astrazione e figurazione, tra parole e gesti, tra spazio e architettura.

(Gallerie d’Italia – Piazza della Scala 6, Milano. Fino al 7 maggio 2019).

 VICENZA – Le Gallerie d’Italia di Vicenza, prima tra le sedi museali di Intesa Sanpaolo a essere aperta al pubblico, celebrano nel 2019 i vent’anni dall’apertura con una grande mostraMito. Dei ed Eroi. Si svolge dal 6 aprile al 14 luglio 2019 nel palazzo barocco in Contra’ Santa Corona.

La configurazione del palazzo e le sue magnifiche decorazioni a tema mitologico hanno suggerito un originale percorso espositivo che intende indagare la fortuna e l’esemplarità della mitologia classica, partendo dalla sua rappresentazione nell’antichità per arrivare all’età neoclassica.

Le sezioni della mostra si articolano, creando ogni volta straordinarie suggestioni, sotto le volte affrescate e decorate a stucco. Vengono proposti continui confronti tra gli dei, gli eroi e i miti lì rappresentati e quelli raffigurati nelle opere, antiche e moderne, provenienti dalla raccolta di Intesa Sanpaolo e da prestigiosi musei e collezioni private.

L’antichità greca e romana rivive nell’esposizione attraverso le raffigurazioni vascolari attiche e magnogreche, le pitture parietali dall’area vesuviana, le sculture in terracotta e marmo, gli oggetti preziosi dell’arte suntuaria, un raro marmo dipinto. Gli stessi personaggi e temi, ricorrenti nelle decorazioni del palazzo, mettono in relazione i capolavori degli artefici antichi con quelli di artisti – Tiepolo, Batoni, Unteperger, Gauffier, Hayez, De Min –  impegnati a esaltare i contenuti morali e civili della mitologia, di cui veniva riconosciuto il valore universale e una straordinaria attualità.

Dopo il grande successo riscosso in Russia, un’opportunità unica per il pubblico italiano per conoscere la grande stagione settecentesca dell’arte veneta e il suo impatto deflagrante sul panorama artistico europeo: la mostra Il trionfo del colore. Da Tiepolo a Canaletto e Guardi. Vicenza e i capolavori dal Museo Pushkin di Mosca giunge infatti in Italia, più precisamente a Vicenza, fino al 5 maggio 2019.

Oltre sessanta capolavori distribuiti tra Palazzo Chiericati (Piazza Matteotti 37/39), sede del museo civico, e le Gallerie d’Italia, una delle tre sedi museali di Intesa Sanpaolo, per dare vita a una straordinaria avventura visiva che consente di apprezzare appieno il Settecento veneziano e veneto, reso eterno dai suoi protagonisti: Giambattista Tiepolo, Giovanni Battista Pittoni, Luca Carlevarijs, Giambattista Piazzetta, Antonio Giovanni Canal detto Canaletto, Francesco Guardi e Pietro Longhi.

Entriamo più nel dettaglio del percorso di mostra: il corpus delle 65 opere esposte è costituito da 24 dipinti provenienti dal Pushkin, tra cui Il ritorno del Bucintoro all’approdo di Palazzo Ducale di Canaletto (nella foto), e da 41 opere selezionate sia dall’ampio patrimonio dei Musei Civici di Vicenza, che dal patrimonio di Intesa Sanpaolo conservato a Palazzo Leoni Montanari. Molteplici le attività collaterali ispirate alle opere del Settecento veneto in mostra: dagli itinerari tematici gratuiti per le scuole, alle passeggiate d’arte, ai percorsi sensoriali.

La mostra si estende anche fuori dalle mura delle due sedi, nelle chiese, nei palazzi e nelle ville della città e del territorio, lungo itinerari appositamente messi a punto dagli organizzatori. Tra le tappe assolutamente da non perdere: il Palladio Museum, e le ville Valmarana ai Nani, Cordellina e Zileri, veri e propri patrimoni dell’umanità dove puoi trovare i maggiori capolavori ad affresco del Settecento europeo.

Attraverso la valorizzazione delle straordinarie collezioni d’arte di Intesa Sanpaolo e alla collaborazione con due prestigiose istituzioni culturali, possiamo affermare che la mostra Il trionfo del colore incarna in maniera calzante i valori di Progetto Cultura: «Si conferma così un rapporto di profondo dialogo e scambio culturale sia con la Russia, sia con l’amministrazione di Vicenza, dove ha sede la prima delle Gallerie d’Italia cui la Banca ha dato vita» ha commentato Michele Coppola, Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo.

NAPOLI – Fino al 7 aprile 2019 la mostra Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe riporta eccezionalmente a Palazzo Zevallos Stigliano la prestigiosa collezione appartenuta, prima di essere dispersa, alla famiglia Vandeneynden e, successivamente, ai principi Colonna di Stigliano che abitarono nella sontuosa dimora di via Toledo dagli ultimi decenni del Seicento: capolavori provenienti da musei italiani e stranieri, grazie a prestiti eccezionali, ritornano a Napoli, per la prima volta nelle stanze dello stesso Palazzo dove a lungo in passato furono custoditi.

Originalità, ricerca, dimensione internazionale caratterizzano la mostra. Dopo lunghi studi che hanno permesso di approfondire e ricomporre “la collezione del principe”, questa inedita esposizione ha il sapore del “ritorno a casa” di opere straordinarie, nel contesto in cui oltre tre secoli fa furono raccolte e ammirate.

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