TORRE GUACETO, S.o.S OASI

TORRE GUACETO, S.o.S OASI

«Visite guidate con autobus parcheggiati “vista mare” e attività di… giardinaggio all’interno della riserva naturale di Torre Guaceto».

A gridare allo scandalo è la federazione provinciale dei “Verdi” di Brindisi che ha descritto come un autentico scempio ciò che è accaduto nell’area protetta. «Due pullman di una ditta salentina – protesta Elio Lanzillotti, co-portavoce della predetta federazione -, dopo aver lasciato una scolaresca con la guida della riserva, sono stati parcheggiati direttamente sugli scogli sotto la Torre Aragonese, nella zona “A” di Torre Guaceto. Ma non finisce qui… Per poter passare nello stretto sentiero che attraversa la riserva terrestre, il pullman ha urtato le macchie che costeggiano la strada. Cosa, allora, hanno pensato di fare al ritorno? Per evitare altri danni hanno pensato bene di… “potare” canne e macchia mediterranea. Davvero non ci sono parole per definire questo irresponsabile scempio. E che nessuno osi parlare di errori. Il Consorzio di Torre Guaceto in passato non ha fatto sconti a nessuno applicando con grande “rigidità” le giuste regole dell’area protetta. Adesso si assumano le proprie responsabilità il presidente e la direzione della Riserva».

La denuncia dei “Verdi” di Brindisi fa il paio con la segnalazione di protesta fatta per lo stesso motivo da Massimo Lanzilotti (Ripartiamo dal Futuro), Marzia Bagnulo (Pd) e Vincenzo Radisi (Gruppo Misto): «Quest’ultimo episodio – affermano i tre consiglieri comunali di opposizione – sta a dimostrare, casomai ce ne fosse ancora bisogno, che la gestione del Consorzio di Torre Guaceto è allo sbando più totale e che c’è urgente bisogno di definire una nuova governance del patrimonio ambientale, paesaggistico di cui gode l’intero territorio. È da più di un anno che denunciamo quanto accade puntualmente in Riserva, ma purtroppo fino ad ora abbiamo avuto da parte del sindaco e dell’Amministrazione comunale di Carovigno solo tentativi per sminuire i gravi fatti che stanno accadendo.

Oggi dei pullman che giungono indisturbati vicino alla Torre, ieri una Porche, e poi i sequestri, prima del bar e poi del pontile. Il caos parcheggi. Per non parlare delle dimissioni dell’intero Cda e delle Commissioni di Inchiesta aperte a Roma. Insomma, urge un intervento fermo e risoluto prima che sia troppo tardi, Torre Guaceto non può essere un parco giochi o un luogo gestito per fare soldi in barba alla sua tutela e salvaguardia. Noi siamo interessati a tutelare e salvaguardare Torre Guaceto. Abbiamo l’impressione che il sindaco e la maggioranza siano invece interessati a tutelare chi la gestisce».

(da “La Gazzetta del Mezzogiorno” dell’8 maggio 2017 – www.edicola.lagazzettadelmezzogiorno.it)

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