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INTESA SANPAOLO: UTILE NETTO DI 9 MLD NEL 2024 (+12,2%), UN ACCELERATORE PER LA CRESCITA DELL’ECONOMIA REALE ITALIANA

Con un utile netto di circa 9 miliardi di euro, Intesa Sanpaolo chiude i risultati consolidati del suo bilancio al 31 dicembre 2024 (+12,2% rispetto al 2023). “Il solido andamento economico e patrimoniale dell’anno – si legge in un comunicato della Banca, guidata dal Ceo Carlo Messina – si è tradotto una ina significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder e non solo per gli azionisti, fondata anche sul forte impegno ESG (Environmental, Social and Governance – ndr) del Gruppo”.

In particolare: 5,3 miliardi di imposte generate, in aumento di 700 milioni rispetto all’anno precedente; espansione del programma “cibo e riparo” per le persone in difficoltà (54,1 milioni di interventi nel periodo 2022-2024); rafforzamento delle iniziative per contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione finanziaria, sociale, educativa e culturale (20,4 miliardi di credito sociale e rigenerazione urbana nel 2022-2024); contributo di circa 1,5 miliardi nel 2023-2027 per far fronte ai bisogni sociali (di cui 0,7 miliardi già negli ultimi due anni).

Carlo Messina, CEO e direttore generale di Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo si conferma così un “acceleratore” della crescita dell’economia reale in Italia. Circa 43 miliardi di nuovo credito a medio-lungo termine sono stati erogati a famiglie e imprese nel 2024. Circa 3.100 aziende sono state riportare in bonis l’anno scorso e circa 144.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 15.500 e 720mila posti di lavoro.

Per il futuro, come spiega il comunicato della Banca, i punti di forza che contraddistinguono il Gruppo sono: la redditività resiliente; la solida patrimonializzazione; lo status di banca a “zero NPL” (segnali di crediti deteriorati – ndr); i significativi investimenti in tecnologia e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi.

Per quanto riguarda la qualità del credito, l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale complessivo corrisponde all’1,2% al netto delle rettifiche e al 2,3% al loro. Il costo del rischio è pari a 30 centesimi di punto, 26 escludendo le rettifiche di valore addizionali. L’elevata patrimonializzazione, infine, risulta largamente superiore ai requisiti normativi.

A fronte delle 4.000 uscite volontarie entro il 2027, previste dall’accordo sindacale firmato a ottobre 2024, Intesa Sanpaolo assumerà 3.500 giorvani entro il primo semestre 2028, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali nella rete e in particolare nel Wealth Management & Protection.

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