Si comincia dai simboli geografici, e anche letterari o cinematografici, dei “finis terrae”: i fari marittimi. E poi, nel programma di valorizzazione del patrimonio immobiliare statale, si procederà con il recupero di altri edifici pubblici come le caserme e le carceri.
Sono stati individuati i primi 11 fari italiani che l’Agenzia del Demanio affiderà in concessione, cioè in affitto, ai privati che ne faranno richiesta. Sarà una seconda vita per queste torri sul mare, luoghi magici e abbandonati, che ora con una nuova “destinazione d’uso” potranno essere riadattati e trasformati in strutture turistiche.
Nell’ambito del progetto “Valore Paese – Fari”, uscirà tra settembre e ottobre il bando per assegnare i fari in base a un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile sul piano ambientale. Un’operazione destinata a sostenere il turismo e naturalmente anche l’occupazione, oltreché a salvaguardare il territorio.
Costruiti sulle coste, a picco sul mare, questi immobili pubblici godono di viste suggestive e incomparabili. E perciò, una volta ristrutturati, potranno costituire un’ulteriore attrattiva per i visitatori italiani e stranieri, com’è già accaduto all’estero con le “lighthouse accomodation”: dall’Australia al Canada, dalla Croazia all’Olanda.
L’Agenzia del Demanio, di concerto con il ministero della Difesa e con gli enti territoriali interessati, ha avviato intanto una consultazione pubblica online per raccogliere idee e proposte che terminerà il 10 agosto: (http://www.agenziademanio.it/opencms/it/ValorePaese/valorepaesefari/).
I primi 11 fari che saranno assegnati in concessione si trovano in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana. Ecco l’elenco completo.
Sicilia: il faro di Brucoli (Augusta), quello di Murro di Porco (Siracusa), quello di Capo Grosso, nell’isola di Levanzo-Favignana (Trapani) e quello di Punta Cavazzi, nell’isola di Ustica.
Calabria: il faro di Capo Rizzuto (Crotone).
Campania: il faro di Capo d’Orso a Maiori (Salerno) e di Punta Imperatore a Forio d’Ischia.
Puglia: il faro di San Domino alle isole Tremiti (Foggia).
Toscana: il faro Punta del Fenaio e quello di Capel Rosso sull’isola del Giglio; quello delle Formiche (Grosseto).
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