Quella del 29 giugno 2015 potrebbe essere la data della svolta per la storica Certosa di Trisulti, in provincia di Frosinone. Il condizionale e la cautela sono più che mai d’obbligo. Ma finalmente, dopo oltre un anno di duro lavoro, sembra che l’associazione “Amici della Certosa di Trisulti”, costituita dall’impegno di privati cittadini con l’obiettivo di contribuire a valorizzare questo straordinario monumento, possa iniziare a raccogliere i primi frutti di tanta passione e dedizione.
Le iniziative culturali, turistiche e sportive organizzate per promuovere e diffondere la conoscenza del luogo, insieme a un grande coinvolgimento della stampa locale e nazionale, hanno permesso agli “Amici della Certosa”, affiancati dal sostegno di altre associazioni locali, di attirare l’attenzione di personalità politiche e di rappresentanti del mondo dell’industria. Lo splendido complesso medioevale, incastonato tra i boschi rigogliosi della Selva d’Ecio, è stato visitato lunedì scorso dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dal presidente di Unindustria Lazio Maurizio Stirpe, guidati dalla soprintendente Anna Ciavardini. Nonostante la discutibile scelta della Soprintendenza di non mostrare ai due ospiti il degrado in cui versa la Certosa, come i tetti semi-crollati e le pesanti infiltrazioni di acqua, al termine del sopralluogo i due illustri visitatori si sono impegnati in prima persona per sostenere la causa del restauro di questo straordinario complesso, dichiarato monumento nazionale dal 1873.
Nei prossimi giorni, quindi, dovrebbero essere devoluti 300.000 euro (100.000 stanziati dalla Regione e 200.000 da una cordata di imprenditori laziali), destinati al recupero di alcune zone del complesso come la meravigliosa volta, interamente affrescata da pitture del XVII secolo, della chiesa monasteriale. Successivamente agli interventi di restauro, si terrà una tavola rotonda per predisporre un piano di rilancio turistico dell’area: Trisulti può e deve diventare il luogo simbolo dal quale far ripartire il turismo del Lazio, così ricco di bellezze troppo spesso dimenticate e per niente valorizzate. Un patrimonio storico-artistico che, se pienamente sfruttato, potrebbe rivelarsi anche una valida opportunità contro la crisi economica, creando lavoro e sviluppo.
Si tratta di un primo passo, dunque, lungo la strada del rilancio della Certosa, mentre prosegue l’azione che l’Associazione degli “Amici” sta elaborando insieme al Fai (Fondo Ambiente Italiano) con la partecipazione di “Aboca”, l’azienda di prodotti naturali per la salute, nell’ambito dell’iniziativa “Luoghi del Cuore”. L’obiettivo è quello di valorizzare il monumento con un progetto che prevede l’apertura di un sito web, un programma di visite guidate, percorsi naturalistici ed eno-gastronomici, oltre a convegni e seminari legati alla tradizione erboristica di Trisulti e della sua fantastica farmacia del Settecento. A questo passo iniziale, ne dovranno seguire molti altri per fare in modo che la data del 29 giugno non resti un episodio isolato: sono tre i milioni di euro stimati dal ministero dei Beni e delle attività culturali per il restauro totale del complesso. Ma fin d’ora si può stare certi che gli “Amici della Certosa” e le altre associazioni coinvolte manterranno viva l’attenzione su Trisulti, nella convinzione che senza la loro opera appassionata, e interamente gratuita, questa svolta non sarebbe mai avvenuta.
Valeria Danesi