LA FONTANA PROIBITA

LA FONTANA PROIBITA

È già accaduto ad altre città d’arte, come Venezia e Firenze. Ed era naturale che prima o poi toccasse anche a Roma, invasa tutto l’anno dai turisti. In vista del Giubileo del 2025, il fatidico “numero chiuso” arriva anche nella Capitale. Con il via ai lavori di manutenzione straordinaria, la celeberrima Fontana di Trevi sarà circondata da una cinta di pannelli trasparenti e sarà dotata di una passerella a ferro di cavallo all’interno della vasca, per consentire ai visitatori di godere di una vista inedita. Ma, ovviamente, le polemiche non mancano: tanto è bastata per farla ribattezzare già “La Fontana proibita” (in alto FotoGrav).

A vacation plan ruined when tourists discover one destination, the Trevi Fountain in Rome, Italy is under construction, covered in scaffolding.

Foto Jonathan W. Cohen

Per il momento, l’accesso alla passerella sarà a numero contingentato per ragioni di sicurezza. Poi, in coincidenza con il Giubileo, scatterà il “numero chiuso”. E successivamente, si valuterà anche l’introduzione di un “piccolo contributo” economico di 2 euro, ticket o biglietto che dir si voglia, per contenere e regolare il flusso dei turisti che assedia quotidianamente il grandioso monumento.

Incastonata in una piazzetta fra il Quirinale, via del Corso e via del Tritone, la fontana più famosa del mondo si appoggia alla facciata di Palazzo Poli fin dalla data della sua inaugurazione nel 1762. Opera degli architetti Nicola Salvi e Giuseppe Pannini, fu l’indimenticabile scenografia del film La dolce vita, di Federico Fellini, con l’iconica scena del bagno notturno di Anita Ekberg e di Marcello Mastroianni (foto sotto).

ANITA

Dal film “La dolce vita” (Zona Nove)

Ai turisti forse mancherà il tradizionale lancio della monetina in acqua, rito scaramantico per esprimere desideri e impegnarsi a tornare a Roma. Al suo posto, sarà installato un “cesto della speranza”, in cui depositare il proprio contributo. L’ingresso alla parte bassa della fontana non avverrà per prenotazione o a scaglioni orari: hostess e stewart faranno entrare gradualmente i visitatori fino al limite massimo di capienza. Ma non sono previsti tornelli. L’eventuale biglietto – come hanno annunciato il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore ai Grandi Eventi del Comune di Roma Alessandro Onorato – potrebbe essere introdotto dopo i primi mesi dell’anno prossimo.

Nella conferenza stampa di presentazione del progetto, alla domanda se verrà disposto un provvedimento anti-bivacco nel catino della Fontana di Trevi, lo stesso sindaco ha risposto: “La Fontana ha delle sedute, anzi lo scopo di questo contingentamento è proprio consentire la fruizione del monumento anche sedendosi. Ovviamente non è il luogo più adatto per mangiare, ci saranno delle limitazioni. Uno mica si mette a mangiare dentro al museo davanti alla Gioconda…”. Ma a Roma, a volte, si vede anche di peggio.

The Trevi Fountain, Palazzo Poli, Rome, Lazio, Italy, Europe.

Foto Stock Barocco

Il tema centrale dell’intera composizione – come si legge nell’enciclopedia online Wikipedia – è il mare. La Fontana è inserita in un’ampia piscina rettangolare dagli angoli arrotondati, circondata da un camminamento che la percorre da un lato all’altro, racchiuso a sua volta entro una breve scalinata poco al di sotto del livello stradale della piazza. L’architetto Salvi ricorse al sistema della scalinata per compensare il dislivello tra i due lati della piazza: il lato sinistro, quello verso il Quirinale, è molto più elevato rispetto all’altro, tant’è che si è anche dovuto ricorrere a un breve parapetto per delimitare la strada, parzialmente coperto da rocce, su una delle quali è scolpito uno stemma cardinalizio raffigurante un leone rampante.

La scenografia è dominata da una scogliera rocciosa che occupa tutta la parte inferiore del palazzo. Al centro, si trova una grande nicchia delimitata da colonne che la fa risaltare come fosse sotto un arco di trionfo. Qui si erge una grande statua di Oceano di Pietro Bracci (1759-1762), su progetto iniziato da Giovanni Battista Maini, dalle forme muscolose e opulente e dallo sguardo fiero e altezzoso: il dio, ammantato in un drappo che gli copre appena il bacino e il pube, è colto mentre incede su un cocchio a forma di conchiglia trainato da due cavalli alati, soprannominati rispettivamente “cavallo agitato” (quello di sinistra) e “cavallo placido”, in riferimento agli analoghi momenti del mare a volte calmo e a volte burrascoso. Ai lati della grande nicchia centrale ne troviamo altre due, più piccole, occupate dalle statue della Salubrità (alla sinistra di Oceano) e dell’Abbondanza (alla destra), quest’ultima raffigurata mentre regge il simbolico corno colmo di frutti e monete. Entrambe queste statue sono di Filippo della Valle. Le tre nicchie sono delimitate da quattro imponenti colonne.

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