A TORINO, L’”ARCA” DI BIASIUCCI IN MOSTRA CON 250 FOTO ALLE GALLERIE D’ITALIA (FINO AL 6/1)

A TORINO, L’”ARCA” DI BIASIUCCI IN MOSTRA CON 250 FOTO ALLE GALLERIE D’ITALIA (FINO AL 6/1)

Fino al 6 gennaio 2025, Intesa Sanpaolo presenta alle Gallerie d’Italia – Torino la mostra Antonio Biasiucci. Arca a cura di Roberto Koch. È il terzo capitolo del progetto “La Grande Fotografia Italiana”, avviato nel 2022 con la mostra di Lisetta Carmi e continuato nel 2023 con Mimmo Jodice per rendere omaggio ai grandi maestri della fotografia del Novecento del nostro Paese. La mostra, realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, rappresenta una delle esposizioni più importanti dedicata al fotografo, coprendo un periodo molto ampio della sua produzione.

Tra i maestri contemporanei più interessanti e innovativi del nostro tempo, Antonio Biasiucci (Dragoni, 1961) persegue ormai da molti anni una pratica che si ispira a una versione assoluta del linguaggio. Un lavoro complesso, non semplice ma preciso e puntuale che semplifica, forse addirittura scarnifica, il gesto fotografico in un rinnovare continuo di forme alla ricerca di simboli assoluti.

ARCA 2 Biasiucci

Il fotografo Antonio Biasiucci

In questa mostra, con oltre 250 fotografie esposte, per la prima volta i diversi capitoli del “poema utopico” di Biasiucci vengono presentati insieme. Tra potenti polittici, sequenze di immagini, opere singole, l’obiettivo è quello di realizzare una rappresentazione poetica ed estesa della vita degli esseri umani, in un periplo che tocca i temi profondi dell’esistenza, gli elementi essenziali del vivere partendo sempre dall’esperienza personale. E, dunque, dagli elementi autobiografici che hanno formato il carattere e la sensibilità dell’artista.

Afferma Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo, afferma: “Nel lavoro delle Gallerie d’Italia, che racconta i diversi modi con i quali la fotografia esprime contenuti e bellezza, è irrinunciabile l’approfondimento sui grandi maestri italiani. A loro è dedicata la rassegna curata da Roberto Koch che giunge oggi al terzo allestimento e porta in città uno degli interpreti più suggestivi della fotografia contemporanea del nostro Paese, Antonio Biasiucci. Nei prossimi mesi, accanto ai reportage di Mittermeier, “Arca” impreziosirà l’offerta espositiva del museo di Piazza San Carlo grazie a memorabili installazioni dell’artista campano. Ancora una volta le Gallerie d’Italia condividono un’iniziativa di alta qualità artistica e valore culturale, contribuendo ad affermare l’identità di Torino come prima città italiana della fotografia.”

La ricerca di Biasiucci si adatta a grandi temi ancestrali, come il sapere, la base dell’alimentazione o il cielo stellato. Così, i volumi dell’archivio del Banco di Napoli che troviamo nella serie Codex, diventano, decontestualizzati, elementi architettonici, basamenti per nuove, possibili costruzioni. E i pani ripresi nel quotidiano lavorio delle mani appaiono come pianeti nell’universo, meteoriti che compaiono e scompaiono nel cielo. Ma questo stesso sguardo l’artista lo applica anche a contenuti di grande attualità, come il dramma dei migranti, cui si ispira la serie The dream.

Il nero profondo in cui spesso tutto è avvolto nelle fotografie di Biasiucci richiede allo spettatore uno sforzo particolare: quello di lasciarsi trasportare dallo stupore per poter vivere e riconoscere il lampo primigenio, la sorgente, l’origine della vita che riconosciamo in forme che si rivelano dinamicamente in trasformazione. Tutto ha a che fare con qualcosa di essenziale, come l’Arca che contiene archetipi o come la piramide, la costruzione utopica fatta di tanti possibili tasselli, di uno sforzo e di un sogno di assoluto.

Il progetto “La Grande Fotografia Italiana” prevede per ogni mostra l’intervento di un altro artista. E così sui tre monoliti che occupano lo spazio centrale dell’esposizione, tra i pani, i teschi e i calchi di Biasiucci, ecco le apparizioni inaspettate di Mimmo Paladino. I suoi disegni primitivi, i suoi numeri incisi nel nero dell’inchiostro, in un dialogo intimo con le fotografie, sono forme immaginifiche e nel loro essere infiniti e anonimi ci parlano della molteplicità degli esseri umani.

Le Gallerie d’Italia – Torino propongono al pubblico una modalità diversa di immergersi nel percorso della mostra, con la volontà di innovare l’esperienza di visita attraverso l’app Gallerie d’Italia: costruire immaginari condivisi, cambiare il registro narrativo, allargare il proprio punto di vista attraverso l’ascolto della voce dell’artista, è un’opportunità che viene offerta a tutte le persone che visiteranno la mostra. Mettersi virtualmente in dialogo diretto con l’autore e con la sua poetica, apre infatti alla magia di un racconto in cui si ascolta e permette di vedere più in profondità.

Il catalogo della mostra è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.

INFORMAZIONI

SEDE: Gallerie d’Italia – Torino, Piazza San Carlo 156, Torino

ORARI: martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9,30 alle 19,30; mercoledì dalle 9,30 alle 22,30; lunedì chiuso; ultimo ingresso: un’ora e mezza prima della chiusura.

TARIFFE: intero 10€, ridotto 8€, ingresso gratuito per convenzionati, scuole, minori di 18 anni e prima domenica del mese; ridotto speciale 5€ per under 26 e clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo.

PRENOTAZIONI: http://www.gallerieditalia.com, torino@gallerieditalia.com, Numero Verde 800.167619

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